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“Da noi gli imprenditori non sono iscritti, ma fratelli”. Parla Tommaso Scattolari, nuovo Presidente della Camera italo albanese

“Pronti i gemellaggi con Kucova e Berat”

Non un semplice modulo di iscrizione ma un patto di fratellanza. Non un semplice sostegno finalizzato a internazionalizzare, ma un aiuto a espandere l’attività radicandola anche culturalmente nei nuovi mercati di arrivo.

Di Alessandro Zorgniotti

Tommaso Scattolari, da alcuni mesi alla Presidenza della Camera di commercio italo – albanese, intervistato dal corrispondente Artur Nura nell’ufficio della Fondazione Caesar presso le Torri Gemelle di Tirana, anticipa le azioni dell’Ente associativo economico che punta “non a considerare i suoi partecipanti come iscritti a cui far pagare una quota monetaria, bensì a rendere gli imprenditori, che scelgono di aderire al nostro progetto, protagonisti delle iniziative”.

Con una dichiarata volontà di distinguersi dalle altre realtà di Camere di commercio italiane presenti a Tirana, compresa quella riconosciuta dall’ambasciata. Quali iniziative esattamente? “Vogliamo creare condizioni per missioni attraverso le quali, ogni volta, una comunità di aziende possa partecipare.

Per esempio, nell’occasione di questa nostra visita in Albania, abbiamo avuto incontri con i vertici politico amministrativi dei Comuni di Kucova, futura base Nato, e di Berat, città patrimonio Unesco, per dare vita a patti di amicizia, e dunque a successivi gemellaggi con realtà territoriali italiane. Questo potrà favorire missioni fino a 200 imprese unitariamente”.

Altro punto del programma di azione della Camera di commercio italo albanese è il progetto “Erasmus per gli imprenditori”, quindi una serie di viaggi e di trasferte formative per avvicinare le aziende italiane alle nuove realtà di mercato dove potrebbero in futuro operare e iniziare a lavorare.

Altro punto qualificante è il rapporto con la comunità italo albanese, con la cosiddetta Diaspora e con gli Albanesi in Italia da generazioni: “Innovazione della quale andiamo fieri è la creazione di un dipartimento Arberesshe che punta a valorizzare i territori italiani caratterizzati da storiche comunità di origine albanese e a esaltarne la laboriosità e la imprenditorialità”.

Nata alcuni anni fa su iniziativa di alcuni imprenditori romagnoli, la Camera binazionale italo albanese ha quindi oramai assunto un respiro molto più ampio e intende accelerare sul dialogo con le Istituzioni, non soltanto locali e comunali di Italia e Albania:

“Uno dei nostri interlocutori sarà l’Ambasciata italiana, essendo la Camera binazionale una Istituzione riconosciuta dal Ministero per lo sviluppo economico italiano – prosegue Scattolari – ma naturalmente intendiamo dialogare con le altre Camere di commercio italiane, e con le Istituzioni del Governo albanese, e in tal senso abbiamo avviato primissimi contatti con il ministero della Diaspora a Tirana”.

Dunque un cammino ancora lungo e laborioso, ma altrettanto entusiasmante: “Non vogliamo solo far vendere un prodotto su un mercato estero, vogliamo più efficacemente creare un habitat dove l’impresa italiana possa davvero espandersi sul mercato albanese, quindi compiendo un salto di qualità ulteriore rispetto alla semplice internazionalizzazione”.

In questa ottica si muove la convenzione raggiunta con la Fondazione Gruppo Caesar di Cesare Labianca, con la quale si svilupperanno azioni comuni su versanti come l’ufficio stampa e il desk nazionale in Albania:

“Siamo lieti e onorati della fiducia accordata dal Presidente Scattolari e dalla Camera Acia – conclude proprio Labianca – Questa collaborazione è un tassello che rafforza e velocizza il nostro cammino per garantire alle imprese italiane in Albania di avviare attività potendo contare su pienezza di supporti Istituzionali, organizzativi ed economico-finanziari”.

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