Dai papiri che contengono i primi Vangeli fino alla Divina Commedia illustrata dal Botticelli, tutti consultabili gratis.
La digitalizzazione è una delle nuove frontiere dei musei di tutto il mondo. Oggi con pochi clic possiamo scaricare l’anatomia umana di Leonardo da Vinci direttamente dal sito della Royal Collection Trust di Londra, tutti i cataloghi del MOMA di New York o i documentari dell’archivio Prelinger. Ora alla lista si aggiunge anche il patrimonio dei Musei Vaticani.
Stiamo parlando ovviamente di uno dei patrimoni più antichi e preziosi al mondo. Giusto per fare qualche esempio: ci sono papiri che contengono la versione più antica dei Vangeli di Luca e di Giovanni, c’è il Canzoniere di Petrarca scritto dalla mano stessa del poeta o la Divina Commedia di Dante illustrata da Botticelli. Nel complesso si tratta di circa 80.000 manoscritti, 150.000 tra stampe, disegni e matrici, 9.000 incunaboli e molto altro ancora.
digitavaticana.org/ – Raccolta di inni polifonici 1538-1539
Nel 2013 è stato inaugurato un ambizioso progetto di digitalizzazione al fine di preservare questi testi e renderli disponibili per tutti coloro che volessero consultarli online. Pochi giorni fa la Digita Vaticana, la onlus che cura il progetto e raccoglie i fondi per portarlo avanti ha comunicato di aver raggiunto il 10% dell’archivio.
cultora.it/ – Un’immagine dell’archivio
Al momento 9.000 manoscritti sono stati riversati in digitale e, di questi, circa 7.000 sono già presenti sul sito digitavaticana.org. Tramite il motore di ricerca interno potete sfogliare il catalogo presente al momento cercando l’autore, il titolo o la segnatura, oppure organizzare una ricerca più nel dettaglio introducendo le parole che vi servono o le frasi con cui iniziano determinate pagine.
Stando a quanto comunicato sul sito di Digita Vaticana, perché il progetto venga portato a termine serve un investimento di 50,000 milioni di euro e un lavoro di circa quindici anni. Visto il ritmo a cui stanno procedendo, però, è ipotizzabile che ne serviranno almeno il doppio.
digitavaticana.org – Un’immagine dell’archivio online dei Musei Vaticani
FONTE | cultora.it