Il testamento
C’è una stagione di vita, non voglio viverla:
la stagione della lunga e profonda vecchiaia,
quando le memorie ti abbandonano a una a una
e il corpo resta inerte come un albero marcio.
Mi toccheranno, si avvicineranno ad aiutarmi
tante di quelle fredde e insensibili persone,
ci saranno alcuni che faranno qualche battuta
e dietro le mie spalle rideranno di cuore.
Mi alzeranno distratti dalla sedia a rotelle,
così come si sposta in vetrina un manichino,
oh, nel mio corpo fiacco lasceranno macchie,
ma di più, mi si imprimeranno nello spirito.
Non voglio vivere la stagione della discesa,
nessuno ascolta la voce del cuore afflitto,
gettatemi nel mare, lasciatemi in un bosco,
dove gli uccelli possono costruire un nido.
Questo è un testamento, vi prego, apritelo
quando il cervello sarà un bicchiere vuoto.
Lo sto scrivendo velocemente, finché ancora
posso parlare con la nostalgia del ricordo.
Dal libro di poesie: “Il sole ha emigrato” di Edizioni Convalle, 2019