Di Sonila Alushi
Quello che per noi è il tè della montagna, in realtà è una tisana prodotta da una piccola pianta selvatica arbustiva dal nome Sideritis scardica diffusa nel Sud Albania e Nord Grecia dove prende il nome di tè dell’Olimpo. Cresce spontanea su suoli rocciosi, a quote superiori ai 1.000 metri slm ed è conosciuta anche in Sicilia col nome Stregonia siciliana.
A Creta, durante il dominio veneziano, è stata ribattezzata “Malotira”, parola di derivazione italiana col significato di “tirar via i mali”, in riferimento alle sue citate virtù benefiche sulla salute umana.Senza caffeina, è adatta a tutti e, grazie alle sue proprietà antiinfiammatorie e antibatteriche, è utilissima per alleviare mal di gola, raffreddori, sinusiti e disturbi digestivi.
Inoltre svolge un effetto rilassante e ansiolitico facilitando il sonno serale. Alcune ricerche ne hanno dimostrato anche una capacità antiossidante analoga a quella del tè verde.Infatti, in Albania, ancora si usa contro ogni male e tutti siamo convinti che guarisca. Ne bevevo tanto da piccola, e ancora di più da grande, certa delle sue virtù magiche.
Il tè di montagna può essere preparato sia per infusione che per decozione. Consiglio la seconda modalità procedendo come segue. In un pentolino mettere una manciata di foglie, fiori e rametti e aggiungere circa 300 ml d’acqua.
Portare a ebollizione e lasciare sobbollire per 3-5 minuti a seconda dell’intensità di gusto che si desidera. Buon tè!
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