Di Adela Kolea
Mikail Özen e Recep Tayyip Gültekin, giovani lottatori di Mma, turchi e musulmani, erano usciti per bere una tazza di caffè “sfruttando” l’ultima sera prima del lockdown a Vienna, e Osama Joda, un 23enne palestinese, anche lui lo stesso, ma si sono trovati casualmente nello scenario dell’attentato terroristico e la stampa viennese oggi li sta considerando degli “eroi”.
Perché hanno il merito di aver aiutato nell’immediato delle persone colpite. 🙏
Detto ciò,
-Primo, smettiamola con il binomio “fede/terrorismo” oppure “nazionalità X / terrorismo”.
-Secondo, sfatiamo il mito che il MMA sia uno sport violento e usato solo negativamente, a discapito delle persone, perché non è così.
Mi ricollego per quest’ultimo, stando ai fatti di cronaca avvenuti in Italia, quando quei fratelli a Roma, lottatori di MMA massacrarono di botte il povero Willy, cosa che portò sotto accusa, erroneamente anche l’intera categoria dello sport in questione.
I concetti vanno sempre passatti a setaccio e appurati a dovere.