Non so se vi siete imbattuti in situazioni imbarazzanti dal punto di vista gastronomico nel mondoâŠđ
đBari, 1992.
Al mio turno in macelleria, il venditore mi si rivolge: “Prego, cavallo o cavallinoâŠ?”đ
Non l’avesse mai detto!
Io non avevo mai mangiato prima – come tutti gli albanesi d’altronde – carne di cavallo in Albania! đ±
Mi ha suggestionato cosĂŹ tanto, da scappare di fretta e furia dal negozio, senza dimenticare di salutare perĂČ, il minimo per quella scena imbarazzanteâŠ
Delle situazioni bizzarre per un verso, esilaranti per l’altro, avvenivano ai primi anni ’90, quando la nostra emigrazione aveva da poco avuto luogo in Italia, per quanto riguarda il confronto con la nuova lingua e cultura del paese ospitante, l’Italia.
C’era chi, aveva almeno delle conoscenze di base della lingua e si orientava meglio nella quotidianitĂ e chi invece l’ha iniziata ad imparare sul posto.
PerĂČ, alle difficoltĂ della lingua, nell’inserimento complessivo dell’emigrante, subentrava anche l’impatto con la rinomata ed eccellente cucina italiana, con i rispettivi pro e contro per un emigrante!
Con la sua infinita gamma di prodotti, piĂč o meno elaborati, ma da noi sconosciuti.
Un episodio che non mi vergogno a raccontare – perchĂ© la genuinitĂ mi appartiene – anzi, amo riportare come tutti i fatti avvenuti realmente, con obiettivitĂ e la dovuta coerenza, Ăš collegato al mio primo impatto con la carne di cavallo, dal macellaio, al negozio di carne equina, in Italia nel 1992, quando ero appena arrivata.
Ero entrata in questo negozio di carne equina, noncurante dell’insegna del negozio.
Credevo si trattasse di una comune macelleria e volevo comprare delle bistecche. Mi trovavo a Bari ai tempi.
Ho atteso il mio turno.
Arrivato il turno, il venditore mi si rivolge:
“Prego, cavallo o cavallinoâŠ?”
Non l’avesse mai detto!
Io non avevo mai mangiato prima – come tutti gli albanesi – carne di cavallo in Albania!
Mi ha suggestionato cosĂŹ tanto, da scappare di fretta e furia dal negozio, senza dimenticare di salutare perĂČ, il minimo per quella scenaâŠ
Ecco, ovviamente noi oggi qui abbiamo familiarizzato con la cucina italiana, – gusti individuali a parte – la quale, per noi Ăš molto gradita, tanto apprezzata da tutti e non costituirebbe nulla di estraneo a noi stessi alla fine, ma oggi siamo nel 2021 e dal nostro primo arrivo in Italia sono giĂ trascorsi circa 30 anni, che non sono pochi.
La vicina di casa, barese, nel primo pranzo in cui mi aveva invitata a casa sua, aveva cucinato l’eccellenza barese, le braciole di carne di cavallo al sugo! Una prelibatezza!
Ah, io oggi mangio cavallo e asinella.
L’asinella con la polenta Ăš specialitĂ della mia zona e pochi giorni fa sono andata alla sagra del paese, in cui l’asinella faceva da padrona. Ottima! đ