Di Sonila Alushi
La leggenda dice che Ashurja è il puding di Noè il quale lo inventò per addolcire i passeggeri della sua Arca. A bordo erano rimasti davvero pochi viveri, un po’ di grano, poco zucchero e della frutta secca. Allora lui li mise insieme e nutrì tutti con questo dolce povero, ma molto energetico.
Invece in Albania si prepara il 22 Marzo (sì, lo so, sono in ritardo col post 🤷♀️), il giorno di Sultano Nevruz, ossia una ricorrenza tradizionale persiana che celebra il nuovo anno e l’inizio della Primavera.
Il significato del nome Nevruz è “Nuovo Giorno”. Invece ”Sultan” è il più alto titolo possibile nel mondo musulmano.
Da noi il Sultan Nevruz si festeggia dal XIV secolo, da quando I Bektashi (una confraternita islamica di derivazione sufi), si sono diffusi in tutta Albania dove, per altro, risiede ancora oggi il leader di questa comunità.
Ashurja si prepara con il grano (o farro) che simboleggia il benessere, lo zucchero e la frutta secca come generosità verso il prossimo. Ecco perché questo dolce simboleggia la fraternità, la comunità, la convivenza e la condivisione. Infatti la tradizione vuole che la si prepari in grandi quantità per poi regalarla ad amici e parenti i quali, puntualmente, non ti restituiranno le coppette! 🙄
Esistono diverse ricette, alcune veramente molto ricche di ingredienti, ma in casa mia si è sempre preparato nel modo più semplice ed antico.
Ricetta:
200 g di grano o farro
150 g di zucchero, meglio se di canna
2 cucchiai di maizena
2 L circa di acqua
Un pizzico di sale
Una manciata di uvetta
Una manciata di noci tritate
Cannella in polvere
Mandorle, pistacchi e chicchi di melograno se lo si desidera.
Preparazione:
Mettiamo il grano in acqua tiepida e lo lasciamo a bagno per qualche oretta. (Se si usa il farro perlato, questa operazione non è necessaria perché cuoce veloce.😅) Poi lo mettiamo a cuocere con 1 L di acqua e un pizzico di sale, per circa 1 ora, il tempo necessario che il grano sia ben cotto.
Aggiungiamo il resto dell’acqua, lo zucchero, l’uvetta e facciamo cuocere ancora per 10 minuti. Facciamo sciogliere la maizena in un po’ di acqua e la versiamo nel nostro pudig. Lasciamo cuocere per altri 10 minuti fino a quando diventa una crema bella densa.
Lo versiamo nelle nostre coppette e guarniamo con la cannella in polvere e la frutta secca. In casa mia sono le noci quelle preferite, ma devo dire che anche le mandorle e i pistacchi si sposano benissimo. Io non avevo il melograno, grave assenza sia per il sapore che per l’aspetto. I suoi chicchi sembrano diamanti che impreziosiscono un dolce così semplice e genuino.
Buona primavera a tutti ancora una volta! ❤️🌼
*Runner Tavolo lavorato a mano dalle meravigliose donne albanesi di Artistike Zadrima
Nota: Gli Italiani dell´Albania che vogliona realizzare questa ricetta possono travare i miglior indrendiente negli negozi Neranzi a Tirana ed ovunque in Albani ed in Kosovo