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Le Jufka di Dibër con pollo

Di Sonila Alushi

La #jufka è un prodotto tipico di #Dibra, una regione a nord-ovest dell’Albania. Viene preparata a mano dalle donne che tramandano con cura questa tradizione secolare di generazione in generazione. Da sempre prodotta prevalentemente per il consumo casalingo, ora è possibile acquistarla anche in alcuni bazar delle principali città, ovviamente a cominciare da #Peshkopi, il capoluogo della regione.

Molto simile alla tagliatella italiana per l’aspetto, l’impasto della jufka viene preparato con la farina di grano duro, latte e uova. Assolutamente facile da preparare, esige solo pazienza e particolare attenzione per l’essiccazione: dopo essere stata tagliata in nastri sottili, viene lasciata in un luogo asciutto e ventilato per evitare la muffa. Sempre se si vuole preparare in quantità importanti.

Io la preparo di volta in volta e la cucino fresca. La trovo squisita e mi viene bene tanto quanto alle zie di Olger le quali sono state felici di insegnarmi. È così che mi sono fatta adottare facilmente dalla famiglia di mio marito, cosa credete?! 😜

Infatti la ricetta che vi propongo è la loro. Pure quest’erba profumatissima dai fiori quasi lilla, che usano solo in quella regione, mi arriva da Peshkopi. Potete sostituirla con del timo, o nenexhik (menta piperita), stanno bene ambedue secondo me.

Le jufka si possono cucinare in diversi modi, ma la ricetta tipica di Dibër è al forno con brodo di gallina o pollo. Ci sono due versioni base: quella con un leggero soffritto di cipolla, paprika e un po’ di concentrato di pomodoro; e quella con solo del brodo profumato con erbe aromatiche. Io preferisco la prima perché alla mia famiglia piace di più. Ora ve la racconto:

Per le jufka:

  • 200 g di farina semola rimacinata
  • 200 g di farina tipo 0
  • 2 tuorli
  • 1 uovo intero
  • 5 g sale
  • Latte quanto basta per un impasto che si lavora bene, ma non molle.

Per il sugo:

  • 1 gallina, o pollo, o parti di esso che più ci piacciono.
  • 2 cipolle medie
  • 1 zucchina
  • 1 carota
  • Acqua q.b per il brodo
  • 1 cucchiaio di paprika
  • 1 cucchiaio da tè concentrato di pomodoro
  • 50-70 g di burro
  • Sale q.b
  • Pepe q.b
  • Lisna a volontà, o timo, o nenexhik (menta piperita)

Prepariamo la classica fontana con le farine, il sale e le uova. Iniziamo ad impastare aggiungendo man mano il latte. Io utilizzo la planetaria che considero una benedizione! 😍

Facciamo riposare l’impasto per un’ora e lo stendiamo con il matterello dello spessore di 3mm per poi tagliarlo in nastri da circa 7-8 mm. Oppure utilizziamo il metodo più semplice e veloce, come faccio io: l’apposita macchinetta per tirare le sfoglia. Che poi, anche con la macchinetta, tirare la soglia rimane una vera arte che necessita pratica.

Spolveriamo con un po’ di semola le nostre jufka e le lasciamo riposare, non troppo attaccate, mentre prepariamo il brodo.

In una pentola mettiamo il nostro pollo a bollire per un’ora con una carota, una cipolla, una zucchina e una patata.
In una teglia da forno mettiamo le nostre jufka, qualche pezzettino di burro e le facciamo tostare al forno per circa 20 minuti a 200 gradi.

Tritiamo finemente la cipolla e la mettiamo a rosolare in una padella con un po’ di olio d’oliva. Aggiungiamo la paprika, il concentrato di pomodoro, un po’ di pepe, lisna a volontà, o timo. Dopo un minuto, aggiungiamo 1 l. di brodo e facciamo cuocere tutto insieme per 10 minuti così la cipolla si sarà quasi sciolta.

Versiamo il tutto sulle jufka arrostite. Rosoliamo un pochino i pezzi di pollo in padella e poi mettiamo anche loro in teglia, sopra la pasta. Facciamo cuocere in forno a 200 gradi per circa 20-30 min (controllare che la pasta abbia assorbito il brodo, sia cotta al dente e non del tutto asciutta). Servire con una spolverata di lisna o timo fresco così il tavolo profumerà di primavera in montagna e gustarle sarà ancora più piacevole. ❤️

Nota per gli italiani che vivono in Albania: Con i prodotti di qualita’ Neranxi questa ricetta e’ meravigliosa

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