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Il Via Vai dall’ Albania…

Di Fabrizio Rutigliano

Oggi dopo tanti sforzi e sviluppi positivi l’Albania si trova ad affrontare come negli anni novanta (seppur in modo diverso) il fenomeno emigratorio.

Ma perché le nuove generazioni albanesi emigrano?

Dalla fine degli anni novanta l’Albania età diventata il paradiso e la metà preferita di molti imprenditori che trasferendo le proprie sedi avrebbero potuto aumentare oltre alla crescita del Pil anche la crescita del numero della popolazione residente.

Negli ultimi anni nonostante il paese sia cresciuto non significa che ci siano state ripercussioni positive riguardo l’aumento della popolazione.
In poche parole crescita economica e crescita della popolazione non sono andate a braccetto.

Ancora luci e ombre si accendono e si spengono sul Paese delle Aquile.

Non è servito neanche il via vai degli imprenditori stranieri ad aumentare il numero degli abitanti e questo perché?

Forse perché l’Albania rimase e rimane terra di conquiste e opportunità economiche-finanziarie e non di tipo sociale.

Ma ad ogni peccato c’è un peccatore ad averlo causato, e nella maggior parte dei casi il peccatore è proprio la vittima.

Come gli italiani, seppur in modo diverso, gli albanesi amano poco la propria nazione e di conseguenza vedono il proprio futuro sempre al di fuori della propria nazione.

Mentre gli italiani vanno via a malincuore dal proprio paese (quasi sempre solo per una questione economica e contrattuale) gli albanesi vanno via non solo per un buon stipendio, ma anche per uno stile di vita migliore di quello che propone l’Albania.

Gli effetti di oggi?
Meno popolazione.

Meno popolazione è sinonimo di meno sviluppo nazionale, meno soldi nelle casse dello stato e meno servizi e poca efficienza.

Proposte come quelle di rivedere il sistema di tassazione e affini non può che creare più emigrazione e incertezza non solo di albanesi ma anche di imprenditori.

E si sa, un paese senza imprese piccole o grandi che siano va alla rovina.

Cosa allora il paese può fare?

Unica soluzione rimane rivedere le politiche è sociali ed educative oltre che economiche.
Una bella dose di cultura patriottica e nazionalista non può che far crescere il numero degli abitanti.

Attenzione, quando parlo di nazionalismo e patriottismo non intendo quello di tipo belligerante che si pronuncia nei conflitti.
Insomma, nonostante siano cambiati governi e storia, una cosa è rimasta invariata nel carattere degli albanesi: la voglia e il desiderio di evadere dai propri confini.

Forse questo è uno dei motivi per cui gli albanesi sono uno dei popoli dell’est che parlano più lingue europee.

Mentre gli italiani che vanno all’estero rimangono sempre legati alla propria terra tanto che avvolte questa costrizione (di tipo
circostanziale) porta gli italiani ad essere un popolo poco propenso a imparare la lingua del paese che lo ospita.

L’ albanese viceversa, nato con la predisposizione di crearsi un proprio futuro fuori da casa diventa più accondiscendente a imparare altre lingue memitizandosi tra il popolo del paese che lo ospita.

Rutigliano Fabrizio

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