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Senza filtri, su Ntv, Artur Nura: Caldo Settembre politico a Tirana, mentre Pristina può divenire la Kiev dei Balcani!?

A Tirana, mentre la società civile, con il sostegno dei due principali partiti di opposizione, protesta contro le dimissioni dei due Ministri Çuçi e Kumbaro per il tragico incidente di Potami, sembra chiaro che le alte temperature di agosto prefigurano temperature politiche più alte a settembre per Tirana.

In duetto, il Ristabilimento del Partito Democratico guidato da Sali Berisha e il Partito della Libertà guidato dall’ex presidente Ilir Meta che con una strategia comune stanno sfruttando la crisi economica nelle tasche povere dei cittadini, con prezzi che solo salgono e redditi che restano invariati!

Il governo di Edi Rama sembra compiaciuto dei problemi che l’opposizione PD ha avuto tra la sede e la dichiarazione “non gratta” del suo attuale leader, Sali Berisha . Mentre Lulzim Basha , ex leader del PD, sembra aver perso la sua strada politica e riesce a malapena a cogliere la velocità con cui la politica si muove normalmente.

Le proteste e le conferenze stampa di questi giorni sono chiaramente la prova dell’aggressività dell’opposizione, che la maggioranza di Edi Rama non può più ignorare!

Questo sviluppo anti-governativo è un po’ aiutato dalla corruzione che ha evaso il governo per quasi 10 anni!

Intanto da Pristina arriva un forte appello del premier Kosovaro, Albin Kurti che si dirige all’Occidente, ma anche alla politica di Tirana!

Albin Kurti intervistato dal famoso quotidiano italiano “La Reppublica” afferma che è probabile che Pristina diventerà il Kiev dei Balcani e che dai Balcani, in Kosovo, ricomincerà probabilmente la terza guerra mondiale!

Kurti ha aggiunto che la Russia è chiaramente dietro la Serbia e che Aleksandar Vucic si consulta e collabora più spesso e più con Vladimir Putin che con l’Occidente!

Alla domanda della Repubblica.it: Quanto è alto il rischio di un nuovo conflitto?

Albin Kurti ha risposto: “Non voglio dire molto alto, anche perché qui abbiamo il contingente Nato, ma sicuramente alto”. Dopotutto, siamo una democrazia al limite dell’autocrazia. Prima dell’invasione dell’Ucraina le opportunità erano poche, ora la situazione è cambiata. Il primo episodio, conseguenza dell’idea fascista del Panslavismo del Cremlino, è stata l’Ucraina. Se abbiamo un secondo episodio, ad es. in Transnistria, poi, le probabilità che una terza guerra abbia luogo nei Balcani occidentali e in Kosovo, in particolare, saranno molto alte”!

L’appello di Kurti non va preso come un fulmine a ciel sereno, ma come un avvertimento che la storia può ripetersi!

Chi conosce la storia ricorderà Francesco Ferdinando d’Asburgo – Arciduca d’Austria ed erede al trono d’Austria-Ungheria, ucciso nel 1914 a Sarajevo da un ultranazionalista serbo, Gavrila Princip, che di fatto diede inizio al primo guerra mondiale, le dimensioni delle terribili vittime che nessuno dovrebbe dimenticare!

Secondo molti storici, il progetto geopolitico dell’Austria-Ungheria per un Principato albanese indipendente nei Balcani portò al culmine l’odio serbo nei confronti dell’Austria-Ungheria, portando a termine il tentato omicidio che portò alla guerra mondiale!

Non siamo in una situazione simile? Il progetto euro-atlantico non ha forse portato alla liberazione del Kosovo dal violento esercito serbo! La maggioranza in Occidente non sostiene il Kosovo indipendente e non lo riconosce? I sondaggi in Serbia non mostrano una maggioranza dominante filo-russa e anti-occidentale?

Il governo del Kosovo ha deciso di attuare un accordo firmato a Bruxelles nel 2013 con il patrocinio dell’Europa tra Belgrado e Pristina e oggi l’Europa fa pressioni su Pristina affinché non lo attui il 1 agosto 2022 perché non vuole che la Serbia scelga la Russia!

Assurdità europea che lo paga il Kosovo, i cui cittadini sono gli unici cittadini europei che usano l’euro, ma hanno ancora difficoltà a ottenere i visti per muoversi nell’area Schengen!

Anche il nostro Primo Ministro Edi Rama con questa filosofia del forte sostegno al progetto dell’Open Balkans in modo che Belgrado si senta bene come parte dell’Occidente e non come parte della Russia dove è stata storicamente concentrata!

La geopolitica mondiale sta cambiando con una dinamica di guerra precedentemente sconosciuta, in Ucraina, a Taiwan e forse anche in Kosovo!

Magari ci sbagliamo, ma le possibilità che la storia della prima guerra mondiale si ripeta in Kosovo potrebbero essere possibili!

Queste occasioni possono essere evitate se a Tirana e ovunque ci siano albanesi che prenderanno sul serio l’appello di Albin Kurti prima che sia troppo tardi.

Abbandona i dibattiti interni per il potere e realizza un patto nazionale come nel 1999-2000!

Altrimenti la storia può punirci come ha fatto fino al 1991 con tutti gli albanesi!

Noi albanesi qui e oltre confine dobbiamo sicuramente essere parte integrante della politica Europea.

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