Si è svolto stamattina il terzo tavolo tecnico-operativo tra i Capi della Polizia italiano e albanese volto a potenziare la cooperazione bilaterale di polizia e a contrastare tutte le principali minacce criminali che interessano i due Paesi: incontro odierno che segue la recente riunione del 13 gennaio tra i Ministri dell’Interno Piantedosi e Bledar Çuçi che ha dettato le linee strategiche dell’azione di polizia nell’area dei Balcani e, più in generale, del Mediterraneo.
L’incontro è stato aperto dal saluto dell’Ambasciatore italiano a Tirana, Fabrizio Bucci, e dall’Ambasciatrice della Repubblica di Albania in Italia, Anila Bitri Lani, che hanno plaudito al livello di cooperazione di polizia raggiunta tra i due Paesi, che vede proprio nel tavolo tecnico uno strumento agile ed efficace.
All’inizio dei lavori, il Prefetto Lamberto GIANNINI ha sottolineato come il consolidato rapporto di collaborazione con la Polizia albanese ha portato a risultati straordinari in materia di contrasto al terrorismo, alla criminalità organizzato e al narcotraffico, mentre il Capodella Polizia Albanese Muhamet RRUMBULLAKU ha evidenziato la necessità di rinnovare costantemente le strategie di contrasto per adeguarle alle sempre mutevoli minacce criminali globali, ringraziando il Prefetto Vittorio Rizzi, direttore centrale della polizia criminale e il Servizio Polizia Postale per il supporto ricevuto in occasione dell’attacco hacker subito dalle piattaforme informatiche della polizia albanese a settembre dell’anno scorso.
Sul contrasto al terrorismo, è stato evidenziato come la cooperazione di polizia abbia un ruolo centrale per la sicurezza dell’Europa data la posizione geografica dell’Albania che ne fa una delle porte di ingresso da e per i Balcani: in questa prospettiva il Gruppo Skandermberge, che coinvolge anche il Kossovo, ha un’importanza fondamentale sia in materia di foreign fighters che di indagini operative che sono agevolate da un dialogo puntuale e qualificato tra le forze di polizia dei due Paesi.
Se il contrasto all’immigrazione clandestina non presenta criticità nella collaborazione tra Italia e Albania, è nella lotta al narcotraffico che si registrano i risultati più significativi, dove gli scambi informativi nell’ambito di operazioni di polizia ed il lavoro delle squadre investigative comuni si sono concentrati nel 2022 soprattutto sul traffico della cocaina. La compagna sorvoli per il contrato alla coltivazione della cannabis, con la sorveglianza aerea da parte delle forze di polizia italiane, ha fatto registrare per la prima volta nel 2022 una controtendenza, con una diminuzione delle piantagioni individuate, eradicate e distrutte, dovuta al ricorso da parte delle organizzazioni criminali locali a coltivazioni indoor a fronte della maggiore efficacia del sorvolo degli elicotteri della Guardia di Finanza.
La parte centrale dell’incontro è stata dedicata alla progettualità della formazione fortemente voluta dalle autorità albanesi che hanno chiesto il supporto della Polizia di Stato italiana nell’individuazione dei criteri per la selezione nell’accesso alle carriere di polizia, nella predisposizione di programmi formativi di base e di secondo livello, nella collaborazione con attività di docenza svolta presso l’Accademia di polizia di Tirana ovvero ospitando istruttori e allievi albanesi nelle scuole di polizia italiane. Intesa in materia di formazione che di fatto è già operativa, grazie ad una serie di incontri tenutesi sia in Italia che in Albania nel 2022, ma che è stata consacrata nella giornata odierna attraverso una lettera d’intenti firmata dai Capi della polizia dei due Paesi./Ambasciata Italiana di Tirana