Di Cristina Lovat
MEMORIA DI GRATITUDINE: a tanti, troppi, uomini donne bambini, che sono state le vittime innocenti di una guerra feroce. La mafia spegne la vita delle persone, soffoca la loro aspirazione alla libertà, nega un futuro a tanta parte del nostro territorio, attacca lo Stato e le sue, nostre, leggi.
Lo scorso anno, grazie alla collaborazione con Anisa Xaka di ENGIM Albania e con Francesca del Bianchi Misento Scossa di Libera Internazionale , abbiamo lavorato, con gli studenti della Sezioneu Bilingue del Gjimnazi “Ismail Qemali”, Tirane , sulla storia di Hyso Telharaj, ucciso a 22 anni in Puglia da sicari albanesi, al soldo della criminalità organizzata italiana.
Quest’anno abbiamo raccolto dal sito di Libera (vivi.libera.it NOMI DA NON DIMENTICARE) le storie di 62 vittime, una per ciascuno dei nostri studenti. Le abbiamo riassunte e tradotte in albanese, fatte nostre, in attesa di poterne pienamente celebrare la memoria.
Fra loro spicca la figura indimenticabile di DON PINO PUGLISI, il parroco del quartiere Brancaccio di Palermo, assassinato dalla mafia il 15 settembre 1993, nel giorno del suo 56° compleanno.
Don Pino tornò nel quartiere in cui era nato “per aiutare la gente per bene a camminare a testa alta”; fu ucciso dalla mafia perché aveva ridato speranza alla gente umiliata. Con coraggio lottava per strappare dalla strada i bambini di Brancaccio, quartiere allora senza giochi, senza scuole, che faceva, dei piccoli, soldatini pronti ad essere reclutati come bassa manovalanza dalla criminalità.
Un ringraziamento speciale all’ Istituto Italiano di Cultura a Tirana per la sua disponibilità ieri pomeriggio a proiettare, per un gruppo di studenti della Sezione Bilingue, il film ALLA LUCE DEL SOLE (2005), di Roberto Faenza, con Luca Zingaretti nel ruolo di don Puglisi.
E un ringraziamento dal cuore agli amici italiani che più mi hanno resa sensibile a questi temi:
Gaspare D’Angelo, ex collega siciliano, attivissimo con Libera, amico personale di tanti parenti delle vittime di mafia, e Stefania Martegani, ex Vicepreside del Liceo da cui provengo, intitolato a Giovanni Falcone, il giudice amico e collega di Paolo Borsellino, riferimenti assoluti dei nostri percorsi scolastici di Educazione alla Legalità.