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Poesie di Süleyman Abdulla

INTERPRETATE E TRADOTTE IN ITALIANO DA MARIA TERESA LIUZZO

(Direttore della rivista di cultura internazionale LE MUSE – ITALIA)

IN UN GIORNO DI PIOGGIA
Un uomo è simile a una nuvola.
L’occhio di Salazan
è rotto dalla pioggia
allagando il terreno.
Anche il cielo è deserto, fuori dall’immensità
Dio sta versando grandine sulla terra.
A Destra e a Sinistra è tutto un via vai di persone.
Non tutti sono giovani,
non tutti arrivano al traguardo,
nessuno è sicuro
di raggiungere la meta,
nell’incognito viaggio.
La responsabilità è simile a una lucertola, amico mio.
C’è chi soffre poco, c’è chi soffre tutta la vita.
Una parte del mondo vive per fare del male, amico mio.
C’è chi si urta alla verità, chi invece dalle comodità.
La presenza di oggi è assenza del domani,
se mai arrivasse alla fine…
Lascia che l’henné renda giovani.
Benedetto ciò che rende ricco.
L’autunno è la stagione delle follie.
A volte siamo pieni oltre l’orlo,
la speranza è dell’uomo che ci ha creduto.
Piove senza tregua da stamattina,
un uomo viene avvolto da una nuvola.

POESIA AUTUNNALE
Mentre una pioggia di foglie si scatena
vediamo chi di noi non è più in lista.
Chiunque non è riuscito ad aprire gli occhi
sente le tempie deboli,
le palpebre ridotte.
Scorreva il dolore dalla navata arrugginita,
si mescolava alla pioggia sul davanzale.
Un mondo nuovo,
per non cadere nell’oblio come Leon Leyson.
I bordi dello stagno sono limitati
la sfortuna non ci promette nuovi orizzonti.
Quasi tutta la vita si è consumata nel dolore.
Non lo so, forse anche il sole si è spento;
anche la musica è fuggita dal pentagramma del cuore.

Süleyman Abdulla

  • Nota: Leon Leyson è quel giovane ebreo salvato da Oskar Schindler che ha vissuto in America.
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