Di Esmeralda Tyli
Nell’Albania dei miei tempi le cose che si potevano fare nel tempo libero erano pochissime.
Una delle cose che si potevano fare era andare al teatro. Ovviamente il repertorio era molto controllato e ristretto, ma potevamo andarci.
Spesso facevamo file per ore per avere i biglietti, che erano molto cari per gli standard del tempo…ma si facevano sacrifici per andarci. Perché è cultura il Teatro… è CULTURA.
A Tirana avevamo la fortuna di avere la sede del Teatro Nazionale. Che insieme al Teatro dell’Opera e del Balletto, dell’Accademia delle Arti e dell’Università era il fulcro della cultura e dell’educazione culturale delle generazioni. Su quel palcoscenico si sono esibiti i migliori attori albanesi…e che attori!
Su quel palcoscenico sono cresciuti professionalmente generazioni di attori. Su quel palcoscenico si esibì anche mio zio, novello attore alla fine degli anni ’80…
Da ieri mattina all’alba Tirana ha un luogo vuoto. Le autorità hanno deciso di abbattere il Teatro Nazionale..
Non hanno pensato come ristrutturare e aggiornare un edificio storico della città e del Paese intero…ma hanno pensato bene a buttarlo giù. “Ci sarà il teatro nuovo” – dicono… E nel frattempo buttano giù le radici, la storia, il centro della cultura, della crescita di diverse generazioni.
Quel luogo di Tirana presto sarà riempito di nuovi grattacieli e, come dicono, un edificio moderno per il teatro nuovo. Ma quel luogo di Tirana rimarrà comunque vuoto per sempre.. Riempito con cemento e vetrate nuovi, ma svuotato per sempre dal suo storico contenuto…come fulcro della cultura albanese.
Ci avete tagliato le radici, signori miei… Complimenti vivissimi!
Godetevi le vostre vetrate e il cemento nuovi di zecca. Io sono fiera di essere cresciuta anche grazie a quel Teatro che avete ridotto in macerie nel buio della notte, come ladri.
Mi è difficilissimo scrivere a riguardo…mi è doloroso.
Il Teatro Nazionale non c’è più. Tirana è stata deturpata. Noi siamo stati deturpati..