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Pierfranco Bruni l’ultimo romantico dell’ultimo decadentismo esistenziale

Di Marilena Cavallo

“Una poesia fatta di grandi emozioni e di una esperienza profonda nel campo dello stile e della lingua. Il poeta, dentro la consapevolezza estetica, vive in ‘percezione di sorriso’ lungo una metafisica del tempo. Un libro importante nel contesto del terzo Novecento e oltre. Questa poesia di Pierfranco è fatta di “macerie”. Cosa sono le macerie nel linguaggio poetico? Sono quei ricordi che fuggono dalla memoria condivisa e diventano corde legate intorno al cuore.

Dagli amori all’amore. Dall’infanzia mai perduta al paese ritrovato nei viaggi e nelle piazze di altri paesi. Dal terribile delle guerre alle esistenze catturate negli orizzonti precipitati sul mare. Sino a un Post oltre gli altri Post. Qui la sofferenza delle assenze si rappresenta con un nome che è quello di Giulia. Una poesia che rompe tutti gli schemi del fare poesia. Non esiste uno schema. Pierfranco sa molto bene e sa anche il poeta non deve mai teorizzare la poesia.

Il poeta deve fare poesia con impeto e azione. In fondo Pierfranco Bruni è l’ultimo romantico dell’ultimo decadentismo esistenziale che va da Fuoco di lune (che raccoglie le sue poesie dal 1975 al 2005) a Quando Morgana mi raccontò a In percezione di sorriso. Monoliti. Un volume di circa 400 pagine in versi e in prosimetro”.

#Inpercezionedisorriso #TabulaFati #solfanelli
Marilena Cavallo

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