di Giuseppe Ferraro *
L’Azerbaijan non è solo importante, per la sua posizione geopolitica all’interno del contesto mediorientale, ma anche altro ha reso importante questo grande paese sulle sponde del Mar Caspio. Un immenso patrimonio rappresentato dall’arte della tradizione islamica, inquadrata nella storia dal succedersi delle grandi formazioni storico-culturali, tra cui quelle dell’impero achemenide di quello partico e sasanide, rende affascinante e meraviglioso l’Azerbaijan.
Mirabili sono i prodotti dell’arte azera, che oggi ritroviamo nelle opere che abbelliscono le dimore dello “Shah” e dei “Khan”, e non di meno quelle delle ricche famiglie legate al commercio del petrolio. Il paese è molto conosciuto anche per le famosissime “Shebeke”, vetrate artistiche che riproducono figure geometriche, costruite con legno e vetri colorati, strutture prive del sostegno di piombo o di chiodi di ferro. Un esempio di tale bellezza, è possibile riscontrarlo all’interno del Palazzo di “Shaki Khan”.
A tutto questo si aggiunge anche la magnificenza del complesso artistico del Palazzo degli Shirvanshah, il più importante monumento del ramo Shirvan-Absheron realizzato durante il regno di Ibrahim I di Shirvan nel 1411 e situato nella città vecchia di Baku, insieme anche con la maestosa Torre Delle Vergine ( Giz-Galassi): “Vergine” in quanto la torre non è mai stata espugnata e il cui nome deriverebbe da un’antica leggenda su di una vergine ( che si dice possa essere la figlia del Khan di Baku il quale si innamorò di lei).
La vergine, narra la leggenda, si lanciò dalla cima della torre finendo nel mare sottostante. La sua costruzione risale al XII secolo, e nel 1858 fu utilizzata come faro per le navi che entravano in porto, inoltre dal 2000 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità insieme con il Palazzo degli Shirvanshah.
Negli ultimi anni, l’Azerbaigian sta puntando molto alla diversificazione economica e tra i risultati possiamo riscontrare un miglioramento e un rilancio del patrimonio sociale e storico di tale paese. Accanto all’arte, trovano un ruolo di primo piano, quelli che sono gli eventi generati per apprezzare e far conoscere il paese del Caucaso, ponendo l’Azerbaigian sempre più al centro del contesto internazionale.
Uno tra questi che ha spostato le attenzioni di tutti sul paese, è stata nel 2012 la cinquantasettesima edizione Dell’Eurovision Song Contest, tenutosi a Baku in quanto già vincitore dell’edizione precedente tenutasi a Düsseldorf nel 2011. Sono seguiti poi anche da altri eventi, non di minore importanza, tra cui un altro molto importante è stato quello del 2015 che ha visto la capitale Baku ospitare i Giochi Europei all’esordio per la loro prima edizione, a cui hanno preso parte i comitati olimpici di 50 nazioni.
Quest’anno invece sempre a Baku si terrà nel terzo fine settimana di Giugno uno dei maggiori eventi sportivi, di rilevo mondiale ed anche molto atteso: il Gran premio d’Azerbaijan una gara valida per il campionato mondiale di Formula 1, un evento che punta ad essere uno dei gran premi validi per il mondiale. La volontà del governo azero di ospitare una gara valida per il campionato mondiale di F1 era stata espressa già nel maggio del 2014, quando il ministro dello Sport aveva annunciato che, dal 2015, il suo Paese avrebbe ospitato una gara del campionato mondiale, da tenersi su un circuito cittadino disegnato per le vie della capitale, Baku.
Da come si può evincere, quindi, la ricchezza di un paese non è data solo dalle risorse di sfruttamento che esso possiede ma anche nella bellezza degli eventi sportivi e non e dal patrimonio artistico-culturale che esso può offrire. L’Azerbaijan è un esempio di tutto ciò, un futuro raggiante nell’avvenire per questo importante paese del Caucaso.
* Segretario dell’Associazione Amici dell’Azerbaijan Centro Sud Italia”