Un uomo di 44 anni di Scutari è stato condannato, nel mese di ottobre di quest’anno, ad otto mesi in prigione dopo aver molestato sessualmente la nipote di sua moglie, di soli 13 anni. L’uomo, il cui nome non è stato reso noto per proteggere l’identità della ragazza, è stato riconosciuto colpevole dopo più di un mese di invio di messaggi molesti alla figlia.
La decisione del Tribunale riporta che la moglie era a conoscenza delle molestie, ma con il marito aveva minacciato la ragazza di non parlare. Quando quest’ultima ne ha parlato con un cugino più grande, lui le ha suggerito di parlare con i genitori, che in seguito hanno denunciato l’uomo.
Questo non è il primo caso che accade a Scutari. Dal 2013 i registri pubblici del Tribunale di Scutari parlano di soli 9 casi provati di molestie sessuali. In sette di questi l’imputato è stato dichiarato colpevole e in due casi è stato assolto.
BIRN ha analizzato queste decisioni e ha scoperto che in tre di esse, compreso il caso dell’uomo di 44 anni, la famiglia o gli imputati stessi hanno tentato di chiudere il caso, fornendo risarcimenti economici alle vittime.
La violenza sui minori è un fenomeno globale e non solo albanese. Tuttavia, secondo un articolo pubblicato sulla rivista “Albania Law Journal” nel settembre del 2017, mancano i dati ufficiali in Albania e quelli che sono pubblici sono raccolti da organizzazioni non governative.
Uno studio dell’UNICEF, “La violenza contro i bambini in Albania”, pubblicato nel 2006, ha stimato che il 13,3% dei bambini nel Paese si trovano ad affrontare molestie sessuali./exit.al
Questo articolo è stato pubblicato precedentemente da Reporter.al