Il progetto “Rete pediatri contro abusi sui bimbi”, lanciato e sostenuto da Menarini insieme a Telefono Azzurro, Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), Societa’ Italiana di Pediatria (SIP) e Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI), oltrepassa i confini dell’Italia.
Luigi Nigri, responsabile del progetto per la Federazione Italiana Medici Pediatri, ha infatti aperto la sessione principale del Congresso internazionale della Albanian Pediatric Society a Tirana, presentando il progetto a oltre 500 pediatri provenienti oltre che dall’area Balcanica, anche da paesi come Romania, Svizzera e Turchia. Enorme interesse ha suscitato nei presenti l’iniziativa, tanto da richiedere nell’immediato ai rappresentanti del Governo albanese che presentino lo sviluppo di un analogo progetto. Il progetto italiano è il primo al mondo di questo tipo e prevede la creazione su tutto il territorio nazionale di una rete antiabuso di 15.000 pediatri e medici di base “sentinella”, attraverso medici trainers, che sono ‘allenati’ a riconoscere i segnali inespressi dell’abuso, “sentinelle” del disagio dei minori e punto di riferimento di altri colleghi locali per informare e fornire consigli qualificati. Il progetto della rete antiabuso è sostenuto con un investimento di 1 milione da Menarini, ed è stato lanciato a maggio di quest’anno a Firenze, e ora sta proseguendo con corsi territoriali nelle varie regioni italiane.
“E’ una iniziativa di grande spessore scientifico e sociale”, commenta Anila Godo, presidente della Albanian Pediatric Society, direttore del Dipartimento di Pediatria del Centro Ospedaliero Universitario Madre Teresa ed ex ministro della Salute del paese delle aquile, “che dimostra quanto efficiente sia la pediatria italiana nell’adeguarsi a quelli che sono i bisogni di salute e di benessere dei bambini e delle loro famiglie. È un segnale molto importante ed un esempio da seguire quello della Menarini, che dimostra la vicinanza al mondo pediatrico non solo con attività di ricerca sui farmaci ma con sostegno a un progetto che tocca le coscienze di ciascuno di noi, augurandoci che questo esempio possa essere seguito da altre importanti realtà del mondo economico in ogni paese”.
Anche Ersilia Buonomo, del dipartimento di Biomedicina e Prevenzione della Università Tor Vergata di Roma, ha commentato il progetto sottolineando che “i pediatri italiani con storica sensibilità verso i problemi sociali dei bambini entrano a colmare un vuoto assistenziale verso realtà complesse finora trascurate. Mi auguro che si possa fare rete con tutte le parti sociali ed istituzionali incluso il mondo del volontariato, per gestire in maniera efficace questo delicato problema per il bene dei bambini e delle loro famiglie”.(ITALPRESS).