Le autorita’ antimafia italiane danno i dati per un traffico straordinario di droga dall’Albania in Italia e accusano il governo albanese per la mancanza di collaborazione.
Rai Tre ha trasmesso oggi un servizio molto forte sulla produzione di Marjuana in Albania, la seconda emissione in pochi giorni dopo quella della settimana scorsa.
Il servizio, intitolato “Marjuana e Politica” comincia dalla ritrasmissione della testimonianza (gia’ trasmessa nel primo servizio) di un coltivatore di marjuana albanese che afferma che sui 100 euro di valore di vendita di una pianta di cannabis, 40 vanno alla polizia albanese.
Seguendo il filo, il giornalista intervista il capo dell’opposizione Lulezim Basha il quale afferma:
“La produzione di droga e’ oggi il settore economico principale nel paese, e le risorse umane e finanziarie del paese si stanno orientando ogni giorno di piu’ verso l’economia della cannabis”.
Ma il Ministro degli Interni Saimir Tahiri ha dichiarato al giornalista RAI esattamente il contrario:
“L’Albania non e’ un paese problematico in termini di traffico di droga.”
La risposta di Tahiri viene smentita dal Procuratore Capo Antimafia di Lecce, Cataldo Motta, il quale gestisce tutti i fascicoli delle indagini contro i traffici illegali nel Canale di Otranto. Motta afferma:
“Il problema e’ nostro, perche’ a sole 44 miglia da Valona c’e’ la Puglia, che ora e’ diventata la porta di ingresso per l’Europa Occidentale.”
E conferma al giornalista che “solo negli ultimi giorni abbiamo arrestato 6 trafficanti e sequestrato una tonellata di marjuana in due diverse azioni di Polizia e della Guardia di Finanza di Lecce.”
Ma quando si confronta con questi fatti il Ministro Tahiri smentisce, rivolgendosi al giornalista della RAI:
“Credo che la vostra statistica non sia veritiera, nel 2013 c’era molta piu’ droga che arrivava sulle vostre coste dalla nostra costa.”
Ma il ministro non sembra aver convinto il giornalista, che gli risponde: “Al contrario, le nostre cifre sono le stesse dei quelle del Procuratore Motta, e parlano di una vera fioritura di droga che arriva sulle coste italiane.”
E questo viene ribadito dal Procuratore Capo Antimafia di Lecce, il quale dichiara al giornalista:
“Quest’anno ne abbiamo sequestrato una quantita’ straordinaria. Solo nell’ultima settimana di settembre solo la Guardia di Finanza ha sequestrato 3.800 chilogrammi di marjuana.”
Il servizio descrive la situazione del traffico con le parole “tonellate e tonellate di marjuana, come mai prima negli ultimi 5 anni”.
Il giornalista chiede perche’ ci sia questo aumento:
La spiegazione la da’ il Procuratore Capo di Lecce, il quale, anche se avrebbe potuto mostrarsi piu’ prudente, sembra accusare apertamente il governo albanese di poca collaborazione nella lotta contro la droga:
“La collaborazione che c’era in passato con le autorita’ albanesi si e’, come dire, indebolita, forse e’ calato l’interesse delle autorita’ albanesi.”
Queste dichiarazioni del procuratore Motta vengono rafforzate da Lulzim Basha, il quale lancia accuse gravi contro il governo:
“La coltivazione della cannabis in Albania e’ consentita di fatto dal governo. E’ la maniera per raccogliere i fondi per comperare le prossime elezioni.”
Riferendosi alla precedente intervista a Tahiri, il quale aveva sminuito il problema della droga in Albania invitando il giornalista italiano ad andare a vedere la droga che si coltivava a casa sua, lo stesso giornalista ha chiesto l’opinione del Procuratore Capo di Lecce, ma Motta ha smentito le pretese del Ministro Tahiri e ha fatto affermazioni molto sconcertanti sul coinvolgimento dell’Albania e degli albanesi nel traffico di ogni tipo di droga:
“Anche a casa nostra ci sono coltivazioni, ma sicuramente non cosi’ estese come in Albania. Se avessimo la stessa situazione di coltivazioni che c’e’ in Albania, non avremmo bisogno di importarne. Possiamo dire che l’Albania e’ diventato il fornitore principale di droghe. Quando controlliamo un telefono che riguarda un albanese, nel 90% dei casi si tratta di traffico organizzato di droga.”/exit.al