Tutti coloro che investono nei fondi di investimento non dovranno
pagare nessuna tariffa o commissione per conto delle banche. Queste ultime, altrimenti denominate depositanti, otterranno solamente l’utile definito tramite contratto preliminare stipulato con la società che gestisce il fondo.
L’Autorità della Sorveglianza Finanziaria (AMF) ha aggiunto un elemento in più nel suo regolamento. Sulle procedure e le richieste aggiuntive per il licenziamento del depositante delle imprese di investimenti collettivi, il quale sancisce proprio la parte degli obblighi.
Il depositante non ha il diritto di chiedere al membro del board degli investimenti, delle tariffe, commissioni o altri pagamenti, oltre a quanto concordato nel contratto stipulato tra il depositante e la società di gestione, si legge nel regolamento modificato.
Attualmente, nel mercato albanese esercitano la loro attività tre fondi di investimento, tra cui il fondo. Raiffeisen Prestigj, il fondo Raiffeisen Invest Euro, e Credins Premium, mentre sono due le società di gestione, Raiffeisen Invest e Credins Invest.
Hanno la licenza di depositanti invece, la Banca degli Investimenti e la Banca americana degli Investimenti. I dati più recenti di AMF
sui fondi di investimenti appartengono ai primi nove mesi dell’anno 2017 e rilevano che il valore al netto degli assetti dei fondi ha raggiunto il livello di circa 73.60 miliardi di lekë, con un incremento di 8.2 miliardi di lekë, ovvero 12.49%, rispetto al 31.12.2016.
Questo mercato è dominato principalmente da investimenti in obbligazioni governative che comportano il 62.53% degli assetti dei fondi, con una crescita del 9.19% rispetto al 31.12.2016. Secondo il rapporto dell’AMF, ha registrato un incremento anche il numero dei membri che hanno investito nei fondi di investimenti in data 30.09.2017, per 31,710 ossia 8.35% in più rispetto al 31.12.2016. Circa il 99.98% dei membri del fondo sono degli investitori individuali. /Monitor.al; CCIA
