La Serbia è una delle sei nazioni balcaniche che maggiori passi ha fatto, assieme al Montenegro, per quello che riguarda l’ingresso nell’Unione Europea e dovrebbe entrare a farne parte nel 2025.
Il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker sta attualmente realizzando un tour nelle sei capitali per ricordare che l’ingresso nell’Unione è una prospettiva non una vuota promessa. Tuttavia, fra i problemi che coinvolgono Belgrado, c’è il riconoscimento del Kosovo. La Serbia non ne ammette l’indipendenza dichiarata unilateralmente nel 2008. Altri 5 stati europei lo seguono.
Così Jean Claude Juncker: “Ci rifiutiamo di accogliere dentro l’Unione Europea paesi che non abbiano risolto fra di loro conflitti territoriali. Non vogliamo importare conflitti bilaterali. Auspichiamo la risoluzione di questi problemi prima della data di adesione”.
Juncker chiede un testo che sia vincolante per entrambi i paesi.
Gli ha fatto eco il presidente sergb, Aleksander Vucic: “È importante trovare un compromesso con gli albanesi per risolvere una volta per tutte questta disputa senza guerre e conflitti. Per avere un asse nord-sud nei balcani questo vuol dire amicizia fra le due nazioni piû popolose”.
Efthymia Koutsokosta, Euronews: “Nel 2003, al summit di Salonicco, Bruxelles espresse il proprio sostegno alle pulsioni europeee dei balcani occidentali Da allora però, solo la Croazia è diventata uno stato membro, mentre Serbia e Montenegro dovrebbero seguire fra meno di 7 anni. L’Unione Europea sembra però avere nuovo interesse in questa regione dopo l’attivismo politico dimostrato recentemente da parte di Cina, Russia e Turchia in questa parte d’Europa.