Home Approccio Italo Albanese Raccogliamo cio che abbiamo seminato. Oramai siamo parte del sistema.

Raccogliamo cio che abbiamo seminato. Oramai siamo parte del sistema.

Ela Daci – eksperte per fondet evropiane dhe te NATOs

 Alle elezioni amministrative del 26

in Italia sono candidati oltre 100 albanesi dal sud al nord del paese e in varie forze politiche. Come vede questo fenomeno, è una nuova prova della piena integrazione della comunità nella società italiane?

Sono molto contenta di questo risultato. La comunità albanese ha dimostrato che non solo è pienamente integrata ma anche che sta iniziando a far parte del sistema Italia. Stiamo raccogliendo ciò che abbiamo piantato: dopo anni di sacrifici e impegni, adesso siamo parte del sistema. Questo è sicuramente un segnale politico: è ora che vengano rappresentati anche quelle minoranze e/o quelle comunità che lavorano e rispettano i diritti e i doveri come i cittadini italiani.

 Come spiegherebbe le candidature di nostri connazionali con forze estremiste e di destra (Casapound, Lega, Fratelli d’Italia), che non nascondono l’astio verso gli stranieri?

I partiti politici non sono altro che raccoglitori della voce del popolo, per cui direi: perché no?! Le forze “estremiste” portano avanti temi come la sicurezza e il lavoro. Il problema non sono gli stranieri in sé ma come viene gestita l’immigrazione. L’Italia si è trovata da sola, senza l’aiuto dell’Europa, a gestire situazioni di flussi immigratori importanti. L’immagine dello straniero è stata vista come senza dignità. È ora che venga raccontata anche la storia di quelli immigrati che ce l’hanno fatta.

 La candidatura di molte donne potrebbe essere una testimonianza di un’ulteriore emancipazione, di un ruolo sempre crescente delle donne nella società?

Il ruolo della donna nella società è fondamentale. Mi rende orgogliosa trovare nelle liste una maggioranza di donne Albanesi. Siamo una comunità con un alto spirito di adattamento. In particolare le donne albanesi sono delle ottime madri di famiglia, lavoratrici e si impegnano nel sociale.

 La maturità politica dimostrata con questa partecipazione massiccia a questa tornata elettorale, potrebbe essere un segnale per la politica albanese che dovrebbe tenere maggiormente conto della diaspora includendola attivamente in politica e non solo per lo sviluppo economico del paese?

Il sistema politico albanese si deve mettere in gioco come facciamo noi che abitiamo fuori dall’Albania. C’è bisogno di ascoltare di più il popolo e quindi di risolvere i problemi della società. Certo non viviamo in un mondo ideale però penso che la Diaspora Albanese potrebbe rappresentare veramente un valore immenso per l’Albania. Ci sono tanti casi di successo di emigrati albanese nei paesi in cui sono andati a vivere. Se ciascuno di noi desse un contributo, anche piccolo, qualcosa in Albania cambierebbe. Ma perché questo si realizzi si ha bisogno di un sistema politico aperto.

 Tra le tantissime candidature, ovviamente spicca quella di Geri Ballo, prima albanese d’Italia a candidarsi per il Parlamento europeo. Cosa rappresenta una candidatura come la sua sia nel panorama politico italiano che per l’Europa in generale?

Geri Ballo è in gamba, anche lei come tanti giovani albanesi ha fatto molti sacrifici e oggi si trova candidata per il Parlamento Europeo. Lei è la voce dei giovani che guardano verso l’Europa come opportunità: un ponte tra il Sud Italia e Bruxelles passando per Tirana. Geri è la candidata ideale in quanto sensibile ai temi dell’emigrazione, dello sviluppo e della crescita economica, della cooperazione internazionale, della cultura e tanto altro.

 Non crede che Ballo possa davvero essere un valore aggiunto, non solo per il sud dell’Italia, circoscrizione nella quale si candida, ma anche per il pieno inserimento dell’Albania nell’Unione Europea?

In questo momento specifico c’è bisogno di avvicinare l’Europa ai cittadini. Geri è una candidata che non è nata nell’Unione Europea però l’ha vissuta e di conseguenza la apprezza. L’Unione Europea da 70 anni garantisce la pace ai suoi paesi membri. L’UE non è fatta di soli valori ma anche di crescita, sviluppo e sostenibilità. Una delle sfide da affrontare è anche quella di riuscire ad usare tutti i fondi europei a disposizione sia quelli diretti (sovvenzioni ed appalti) che indiretti (fondi strutturali).

Credo che Geri contribuirà a rendere il sogno Europeo ancora migliore. Anche noi dobbiamo essere considerati Europei, noi che abbiamo vissuto in più di 2 paesi europei, parliamo più di 3 lingue europee e condividiamo gli stessi valori europei, ecc.

Così come possiamo essere nello stesso tempo Italiani, Albanesi ed Europei. Geri Ballo sicuramente è un bel biglietto da visita anche per l’Albania. Ci sono ben cinque candidati di origine albanese per il Parlamento Europeo: Geri Ballo in Italia, Eda Gemi in Grecia, Amet Gjanaj in Belgio, Arba Kokalari dhe Adnan Dibrani in Svezia. E’ ancora presto per parlare di adesione dell’Albania all’Unione Europea ma possiamo parlare, nel breve periodo, di apertura dei negoziati fra Tirana e Bruxelles. Tutti questi candidati di origine albanese danno un’immagine positiva del paese delle aquile che è in forte evoluzione e ha una prospettiva europea.

Concludo mandando un messaggio a tutti coloro che criticano Geri Ballo: non guardate da dove veniamo, ma chi siamo e dove vogliamo andare. Che la meritocrazia trionfi sui privilegi.

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