Il ristorante del gruppo Neranxi, oasi di freschezza e bontà nel cuore del Bllok invaso dai turisti Europei e Italiani.
Di Alessandro Zorgniotti
Eccellenza Divina. Accoglienza altrettanto. Con tutte le maiuscole, non solo con la prima.
Il ristorante del gruppo di agro-business facente capo a Nikollaq Neranxi, Presidente della omonima Scuola di cucina e di chef, si propone ai palati più esigenti del turismo internazionale, europeo e italiano naturalmente.
La capa chef, Josephine Desepeda, dalle Filippine, abitante in Grecia da diciotto anni, da ben otto lavora per mister Neranxi e per la Scuola di cucina che ogni anno abilita al lavoro, con una solida qualifica professionale assai richiesta dal mondo del turismo enogastronomico, centinaia di giovani destinati a trovare occupazione in Italia, in Albania e negli Stati a essa vicini.
Il menù proposto è riassumibile in due numeri: prima classe, cinque stelle. I piatti sono una piacevole composizione internazionale che trasforma le migliori materie prime e ingredienti alimentari, selezionati rigorosamente dal gruppo Neranxi fra i migliori produttori Italiani, Greci ed Europei, in eccellenti, anzi Divine e ricche soluzioni artistiche con una vestizione e un look orientale.
Da non perdere il piatto di sushi che avvolge nel riso bianco nero dell’ottimo pesce, piuttosto che il riso ai frutti di mare, scaldato in un elegante scodellone color bronzo, o l’arcobaleno dei dolci condimenti in cui affoga una splendida bistecca servita con la stessa tentazione di una trippa italiana.
Il tutto accompagnato da una cantina che propone Bianchi & Neri serviti sia in bottiglia che al calice, e concluso – perché anche da sazi non se ne può prescindere – dai dolci di una pasticceria rigorosamente artigianale e che sgorga dalle ricette della Scuola Neranxi.
“Grazie all’esperienza di chef e di formatrice professionale – ci spiega Josephine – riesco a comunicare il mio grande amore per la cucina internazionale che, se gestita con il rigore della qualità e con l’entusiasmo della ricerca continua, riesce a unire la tradizione europea e quella asiatica fino a farle combaciare in maniera armonica offrendo emozioni allo sguardo e ai palati”.
Senza dubbio, nella mappa della vita frenetica del quartiere simbolo di Tirana, Divina si propone con una cucina che risponde alla migliore filosofia “Slow” applicata alla cucina e dove il solo movimento veloce è quello della cucina al lavoro e delle posate utilizzate dai clienti a tavola.
Senza dubbio, un caso di eccellenza è Divino negli approcci italo albanesi e più in generale estero Albanesi.
Perché a invecchiare a tavola è solo il buon vino, mentre l’ambiente che circonda i commensali e la clientela è uno spritz di giovinezza con un menù di freschezza.