DI KATIA PISANI
Per chi vuole scoprire in cosa consiste l’identità dell’Albania quando la visita e non vuol lasciarsi sfuggire l’occasione di fare dell’ottimo turismo culturale, oltre al più famoso Museo Nazionale di Tirana si possono visitare i Musei di Scutari. Vediamoli insieme.
MUSEO STORICO
Gli inizi della costruzione del Museo Storico di Scutari risalgono al 1947 (allora aveva il nome di “Museo Popolare”), ma esso ha preso la sua struttura completa nel 1949. Venne situato nel centro della città, in un edificio monumentale del XIX secolo, al cui valore si aggiunse quello della “Torre dell’orologio” collegata ad esso. Nel 1953, una ulteriore riorganizzazione ha dato vita alla nascita dei diversi settori che oggi lo compongono. Durante gli anni seguenti si realizzarono anche altri edifici e la casa-museo, formando una rete di 7 centri museali.
Con le riforme lanciate nei primi anni ’90, gli edifici che avevano alloggiato il complesso poli-museale furono restituiti ai precedenti proprietari. La rete fu smantellata, lasciando in funzione solo il Museo centrale, nel quale vennero raccolti tutti gli oggetti delle varie raccolte. Il Museo Storico venne stato trasferito nell’appartamento monumentale appena restaurato (la caratteristica casa scutarina denominata ‘Oso Kuka’), che ancora oggi è la sua sede. Continua a funzionare anche il Museo del Castello ‘Rozafa’.
Il Museo Storico si compone di tre settori: Archeologia, Storia ed Etnografia.
La sezione di Archeologia
La sezione di Archeologia si trova al piano terradell’edificio, con sale espositive e quelle dei Fondi. Il Fondo Archeologico contiene circa 500 oggetti, di cui circa 200 sono stati scelti per l’esposizione. Gli artefatti di questo settore rappresentano tutti i periodi storici, dal Neolitico al tardo Medioevo, e hanno una distribuzione geografica che include tutte la zona di Scutari. Una buona parte di essi proviene da ritrovamenti fortuiti, ma ci sono anche oggetti provenienti dagli scavi delle spedizioni archeologiche condotte in questo territorio.
Il Museo mette a disposizione dei visitatori tutto l’occorrente materiale informativo e promozionale. .
La sezione di Storia
La sezione di Storia contiene l’archivio documentario e cimeli di carattere storico. Nell’ambito dell’intera rete museale dell’Albania, quella di Scutari è tra le più ricche. Il settore è diviso in 55 Fondi. La documentazione comprende dati provenienti dalla Prefettura di Scutari e oltre. Per la maggior parte sono documenti originali scritti in inglese, italiano, francese, tedesco e serbo.
La materia di cui trattano è a carattere storico, economico, culturale, artistico, linguistico, educativo, amministrativo, museo, sociale, memorialistico. Qui si trovano anche le traduzioni di queste pubblicazioni fatte in lingua albanese dal Museo a partire dal 1949.
Una parte dell’Archivio comprende anche la Filmoteca, con il materiale storico girato nell’Archivio Centrale di Stato e altre immagini (in totale, sono oltre 3000). Ancora, troviamo la Fonoteca, con la collezione delle prime registrazioni su disco del grammofono, effettuate a Scutari nel 1953, e le registrazioni orali di memoria storica. Una raccolta a se stante comprende le fotografie, in cui sono impressi eventi, personaggi singoli o in gruppo, i vari monumenti, personalità di spicco della storia.
Il documento più antico è quello costituito da una pergamena di quattro pagine, non ancora decifrata, che si pensa possa risalire ai secoli XII°- XIV°.
Il Fondo degli oggetti storici del Museo è costituito da quattro collezioni principali che documentano il periodo dal secolo XV° ad oggi:
- Collezione delle Armi: include armi di ogni tipo, prodotti locali o di importazione.
Artiglieria leggera (cannoni di piccole dimensioni), del XIV°- XV° secolo.
Armi da fuoco, a braccio o da cintola, dal secolo XVII° in poi.
Armi a freddo (armi da taglio, n.d.t.) di diverso tipo, dei secoli XVIII°-XX°.
Proiettili metallici di diverse dimensioni (in una collezione a parte, ci sono proiettili in pietra del secolo XV°, con peso fino a 600 kg -del tipo di quelli lanciati dalle catapulte, n.d.t.) - Raccolta di cimeli: sono legati agli eventi storici e alle personalità di spicco della città di Scutari e della Regione intorno. Tra questi: Luigj Gurakuqi, Pashko Vasa, Shtjefën Gjeçovit, Bajram Curri, Daut Boriçi, Migjeni)
- Collezione di francobolli, relativi all’attività delle Istituzioni statali, religiose e di diversi personaggi della città e della provincia di Scutari, ma anche degli Stati esteri.
- Collezione numismatica (monete e banconote dell’età moderna): include il conio di moneta metallica e cartamoneta dell’Albania e di alcuni Stati che hanno avuto rapporti politici o commerciali con Scutari o con l’Albania (secoli XIX – XX). Una collezione a sé è quella della cartamoneta coniata e circolata a Scutari nel 1920, quando la città venne annessa definitivamente allo Stato albanese.
La Sezione di Etnografia:
Questa sezione ha un Fondo di circa 1500 oggetti appartenenti ai secoli XVIII° – XX°. Si tratta di prodotti artigianali della città di Scutari e dell’area geo-etnografica del suo bacino, quello di Dukagjin, Malësi e Madhe, Shllak, Postrribë, Zadrimë Anamal, Krajë; in più, le province di Pukë e Mirditë.
Alcuni di questi oggetti sono stati realizzati da persone appartenenti a famiglie di città o delle zone rurali, mentre altri sono stati realizzati dai maestri artigiani di Scutari, seguendo la vecchia tradizione del posto, ma anche con nuovi elementi, influenzati dal contatto con culture straniere in epoche diverse. I materiali utilizzati per la loro lavorazione sono per la maggior parte di origine locale, ma sono stati utilizzati anche materiali importati, principalmente nei prodotti destinati all’uso civile, ed ancora, in tempi recenti, con il lancio dei materiali di tipo industriale.
Informazioni tradotte dal sito ufficiale del Comune di Scutari, http://www.bashkiashkoder.gov.al/
La galleria fotografica di una parte dei tesori custoditi in questo Museo si può trovare nel sito ufficiale http://muzeuhistorikshkoder.com/
La seconda parte dei Musei di Scutari la potete trovare nel relativo articolo Musei di Scutari. Parte 2
© 2016 – 2017, Katia Pisani. All rights reserved.