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Tirana: sgomberi, demolizioni e violenza

Martedì mattina gli abitanti del quartiere Astir a Tirana hanno tentato di impedire la demolizione di 33 edifici per far spazio alla contestata tangenziale. La polizia li ha repressi in modo violento

Di Katerina Sula

(Pubblicato originariamente da Le Courrier des Balkans  il 13 novembre 2019)

La polizia ha adottato misure degne di un’operazione antiterroristica martedì 12 novembre, alle 6 del mattino, nel quartiere Astir. Ma terroristi non ce n’erano, si trattava solo di effettuare delle demolizioni per il prolungamento tangenziale di Tirana, “il Nuovo Boulevard”. Da un anno i residenti di Astir cercano di bloccare questo contestato progetto che prevede la demolizione di oltre 300 case senza piani di ricollocazione di chi vi abita o un adeguato risarcimento. È vero che molti di questi edifici sono stati costruiti senza permessi, ma ora sono illegali anche le modalità con cui avviene la loro demolizione.

L’azione di martedì mattina mirava a demolire 33 edifici, 21 dei quali erano stati sanati dall’Ispettorato nazionale per la difesa territoriale (IKMT). Alcuni cittadini hanno cercato di impedire l’avanzamento dei bulldozer ed hanno subito la repressione da parte della polizia. Diverse persone sono state arrestate. La violenza sproporzionata usata dalle forze speciali per eseguire gli sfratti e la resistenza violenta dei manifestanti ha causato 12 feriti tra civili e polizia, trasportati all’ospedale di Tirana.

“Un ragazzo aveva il naso rotto, era stato sfrattato e non so dove ora lo abbiano portato”, afferma Ervin Goci attivista e professore di comunicazione e giornalismo – anche lui poi tenuto in fermo per più ore – come riporta il portale Lapsi. “La situazione è al limite dell’attacco statale contro i cittadini, è stato spaventoso, stavano arrestando ovunque persone, nei bar o in strada (…)”.

Nel frattempo il primo ministro Edi Rama era in onda sul suo canale TV ERTV (Edi Rama TV) per un incontro con la cittadinanza avvenuto presso la sede del governo. Si discuteva del “popolo” e di risolvere i suoi problemi. Non accennando alle violenze in corso ad Astir Edi Rama ricordava che “ciascun cittadino di questo paese può trovare una soluzione ai suoi problemi sulla piattaforma web di co-governo”. Su questa “piattaforma” online creata dal gabinetto del primo ministro gli albanesi possono registrarsi per poi presentare un proprio problema.

Il presidente albanese Ilir Meta, in visita a Parigi per partecipare al Secondo Forum per la Pace, ha dichiarato che la violenza è “inaccettabile” mentre ha invitato i residenti a mantenere la calma. Anche il leader dell’opposizione Lulzim Basha ha condannato l’operazione. “Tutti gli autori della violenza perpetrata oggi sugli abitanti della tangenziale saranno giudicati in conformità con la legge, dal Primo Ministro Rama al sindaco di Tirana Erion Veliaj”. Sui social network, quest’ultimo ha invece accusato gli abitanti di Astir di “sabotare Tirana”.

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