Di Adela Kolea
Una giornalista di origine arbëreshe, Concita Borrelli, presente in studio si rivolge ad Alketa Vejsiu:
“Perdonami ma, io sono italiana e anche un po’ albanese, perché arbëreshe da parte di madre.
Se ci si reca oggi in Albania, là si trova una vitalità che in Italia non c’è più ormai.
L’Italia attualmente sta soffrendo.
Voi albanesi state emigrando – com’è giusto che sia quando c’è bisogno, degli italiani pure stanno attualmente emigrando – ma, gli albanesi non scelgono più l’Italia per emigrare!
Per cui, dalla vitalità che avete raggiunto voi in Albania, dovremmo forse imparare noi italiani. E dovremmo noi, forse ringraziarvi per questo…
Sintesi: “Cambia disco” e basta lagne, che l’Albania non è quella di trent’anni fa, all’inizio della transizione…!
Poi, ad Amadeus:
“In questo festival, Amadeus, hai trionfato tu, con la tua professionalità, gentilezza ed umiltà e mi dispiace dirlo, ma di fronte alla tua immagine e la performance, le donne, tue ospiti sono scomparse!
E non lo chiamate “Festival delle Donne!”
Infatti, condivido il suo pensiero quanto allo spessore della presenza femminile di Sanremo 2020, avendo apprezzato particolarmente solo Rula Jebreal, il resto lasciava a desiderare…
*Concita Borrelli è nata ad Avellino. Avvocato, giornalista professionista, autore tv, da vent’anni è impegnata in programmi di successo di Raiuno. Attualmente è autore di “UnoMattina in famiglia” e consulente, anche in video, per “Porta a Porta”. Collabora con il quotidiano “il Messaggero”.
