Home Approccio Italo Albanese Io vivo in bigamia con le mie due patrie. E vivo bene!

Io vivo in bigamia con le mie due patrie. E vivo bene!

21 AGOSTO 1991, Di Ledi Shamku

Me la ricorderò finché vivrò la notte tra 20 e 21 agosto 1991. Era un martedì e stava per albeggiare mercoledì.

Quasi vent’anni e una valigetta chiusa. Stavo per lasciare la mia terra natale.

Avevo un biglietto per Roma, solo andata.

Uscì nel cortile. Con le palpebre cercavo di scattare più foto possibile alla casa dove ero cresciuta e di sistemarle bene bene nella memoria come una provvista. Facevo rumore con i passi nel mio vicolo cieco… almeno rimanesse per un po l’eco…

Mercoledi mattina ho preso il Tarom rumeno (Tirana – Roma). Eravamo in 31 gli albanesi che emigravamo su quell’aereo. Gli altri trenta furono rimandati indietro con lo stesso aereo. Era in atto la tragedia con gli irriducibili di Bari….

Non so perchè solo me, ma dopo otto ore di attesa nella polizia di Fiumicino mi hanno permesso di uscire. Il Capo della Polizia mi diede la mano e poi anche un abbraccio: Vai figliola e fai la brava in Italia.

La mattina dopo mi svegliai a Firenze. La prima cosa che notai nel dormiveglia erano le voci dei bimbi nel cortile. Non parlavano la mia lingua ma già amavo quei suoni come se fossero materni. Dalla dolcezza di quei suoni capii anzi sentii che stavo per avere un altra patria, oltre la mia.

E quindi, da quel risveglio fiorentino di trent’ani fa, io vivo in bigamia con le mie due patrie. E vivo bene!

Noi che partiamo, non partiamo mai del tutto.

Noi che ritorniamo, non ritorniamo mai del tutto.

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