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DANTE UNIVERSALE E MODERNO. A 700 ANNI DALLA MORTE TRA LINGUA E IDENTITÀ


Un incontro con esperti, docenti e studenti per celebrare il sommo a settecento anni dalla morte Lecce, 18 novembre 2021

Ex Conservatorio Sant’Anna, via Libertini, 1
ore 17.30.

A distanza di sette secoli la figura di Dante Alighieri e il suo messaggio sono più vivi che mai. Una vitalità culturale che l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo celebrerà il 18 novembre prossimo, a Lecce, presso gli spazi dell’ex Conservatorio Sant’Anna, in via Libertini, 1, a partire dalle ore 17.30, con un incontro dal taglio innovativo e multidisciplinare, dedicato all’universalità e alla modernità del Sommo Poeta.

“Dante universale e moderno” è infatti il titolo della giornata di studio che si propone come un’immersione nell’universo culturale di colui che Thomas Stearns Eliot, in un saggio del 1920, ha definito “…il più universale dei poeti di lingua moderna”, per la sua capacità di riuscire a parlare ancora oggi a tutti, di rendere concrete e quasi tangibili le emozioni più sfumate, i concetti più astratti, attraverso una poesia dalla valenza universale, che si presenta come uno straordinario concentrato di significato e paradigma di ogni stagione.

L’iniziativa è promossa da Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, con il patrocinio di Regione Puglia, Comune di Lecce, Università del Salento e in collaborazione con Liceo Scientifico “Giulietta Banzi Bazoli, Liceo “Virgilio – Redi” di Lecce e Liceo Q. Ennio di Gallipoli.

Il convegno è, inoltre, curato da Pierfranco Bruni, scrittore intellettuale, poeta e italianista, dirigente del Mibac, candidato al Nobel per la letteratura e insignito per tre volte del Premio Cultura della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Dopo i saluti istituzionali sarà proprio Pierfranco Bruni ad aprire i lavori dell’incontro con un intervento dedicato all’universalità e alla modernità del sommo poeta fiorentino. Seguirà la Prof.ssa Annarita Miglietta, Docente di Linguistica Italiana presso l’Università del Salento, con il suo contributo su Dante e la lingua italiana. Modera l’incontro la Senatrice Adriana Poli Bortone, Presidente dell’Agenzia per il patrimonio Culturale Euromediterraneo.

Insieme agli ospiti istituzionali e agli esperti in materia, saranno protagonisti dell’incontro anche alcuni studenti del Liceo Scientifico “Giulietta Banzi Bazoli, del Liceo “Virgilio – Redi” di Lecce e del Liceo Quinto Ennio di Gallipoli, accompagnati dai loro docenti. Questo, nella prospettiva di contribuire al coinvolgimento delle giovani generazioni nelle celebrazioni di questa importante ricorrenza e al fine di stimolare, nei ragazzi, un sentimento partecipativo e consapevole, atto a costruire una più matura coscienza del grande lascito di storia, cultura e conoscenza costituito dall’opera e dal pensiero di Dante.


I ragazzi saranno registi e interpreti di una Lectura Dantis, finalizzata, attraverso la lettura e l’analisi di alcuni passi tratti da opere dantesche, a tracciare percorsi di esame e riflessione sull’universalismo e la contemporaneità di colui che è il fondatore della lingua e della tradizione letteraria italiana

In particolare, Alice De Masi, Gioele Fiore, Flavia Mariano del Liceo Scientifico “Giulietta Banzi Bazoli” di Lecce, coordinati dalle docenti Maria Francesca Giordano, Maria Zampino presenteranno un contributo dal titolo “Per correr miglior acque…”Amore e Speranza nel viaggio di Dante, con letture dal canto V dell’Inferno V, (vv. 86-102) e dal Canto I del Purgatorio I, (vv. 1-18). Il viaggio nel canto I del Purgatorio (vv. 19- 84) proseguirà con Daniele Sollazzo, Chiara Ugento, studenti del Liceo “Virgilio – Redi” (Lecce), accompagnati dalle docenti Gabriella Grasso e Gabriella Maci, con il loro intervento “Catone l’Utincense, figura futurorum”. Infine, Alessandro Farachi, Arianna Pasca, Anna Lucia Soccodato, con la supervisione della Prof.ssa Gabriella Casavecchia e della Prof.ssa Maria Cristina Errico, del Liceo Quinto Ennio di Gallipoli, chiuderanno i lavori con una riflessione dal titolo Echi virgiliani in Dante, echi danteschi in Luzi.

I singoli contributi degli studenti mostreranno l’attualità e la classicità della produzione del Poeta, che, rappresentando una concezione universalistica della storia e dell’uomo riesce a narrare la modernità e l’umanità del singolo in una visione sempre presente e contemporanea al sentire dell’uomo di ogni epoca, perché esprime una contingenza profonda ma non effimera, esplora e scandaglia la realtà in altum, senza timore dell’immenso, senza dimenticare la sua umanità ed è pronto a calarsi nel baratro per poter poi levarsi ad sidera.

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