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Italia e Albania si incontrano sul palco grazie al progetto “Due popoli, un teatro” Giuseppe della Misericordia Emanuela Dyrmishi

È iniziato nelle scorse settimane il progetto interculturale che coinvolge anche diversi esponenti del teatro della provincia di Varese

di Redazione VareseNews.it

È un progetto di scambio drammaturgico e culturale quello sviluppato dai varesini Paolo Franzato, Giuseppe Della Misericordia e da Emanuela Dyrmishi (in foto) tra Italia ed Albania che ha debuttato in teatro il 13 maggio 2023 a Tirana. Il progetto “Due Popoli un Teatro” ha avuto il sostegno del Comune di Tirana e dell’Istituto Italiano di Cultura. Varese è molto coinvolta in questo progetto. Sono varesini il drammaturgo, la traduttrice /produttrice e le associazioni.

“Due popoli e un teatro” è il primo progetto realizzato con questi intenti e modalità. Esso crea un ponte per lo scambio artistico e culturale tra due popoli, albanese e italiano. Le opere scelte vengono tradotte ed adattate dall’italiano in albanese o dall’albanese in italiano e portate in scena davanti al publico.

Cosenza: un’autentica avventura italiana
Raccomandato da Le prime due, “ 38 giorni per cambiare vita” di Giuseppe Della Misericordia e “Misto” di Naun Shundi sono portatrici di messaggi universali e duraturi nel tempo, e sono il primo passo di questo importante e unico scambio bipartisan.

Lo scambio interculturale gioca un ruolo importante nell’integrazione, anche della seconda generazione ed è benefica a tutto il contesto sociale.

La commedia “38 giorni per cambiare vita” è stata premiata al Premio Nazionale “Achille Campanile” e rappresentata con successo sulla scena italiana. Lo spirito dell’opera, ovvero la nostra personale responsabilità di cambiare ciò che non va nella nostra esistenza e nella società che ci circonda, sarà sicuramente apprezzato e condiviso dal pubblico albanese e italiano.

L’autore è il varesino Giuseppe Della Misericordia, vincitore di numerosi premi e rappresentato in tutta Italia ed in Europa.

L’opera Misto del noto drammaturgo albanese Naun Shundi, rende con sorprendente finezza la poliedricità del regime totalitario albanese, non solo dal punto di vista sociopolitico, ma soprattutto riesce a trasmettere anche le sfumature psicologiche dei personaggi del tempo che rappresenta. Misto porterà davanti al pubblico italiano una parte importante della storia sociale, antropologica e psicologica del paese, rappresentativa nelle sue sorprendenti realistiche sfumature delle caratteristiche di qualsiasi regime. A partire da ottobre lo spettacolo inizierà a girare in Italia.

Riguardo le messe in scena teatrali di opere scelte e premiate, sono previsti anche una serie di wokshop in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Tirana, nei quali saranno coinvolti come relatori in campo teatrale, e/o transculturale storico ed economico il prof. Paolo Franzato, fondatore della storica scuola teatrale varesina, e la dr.ssa Emanuela Dyrmishi con nello specifico le tematiche.

Paolo Franzato con i seguenti interventi:

a)L’Arte dell’attore contemporaneo, tra doveri di tradizioni e necessità di innovazioni
b)La Psiche in scena, tecniche e stili per l’oggettivazione dell’interiorità
c) Per una drammaturgia dell’Anima. Percorsi teatrali tra soggettività e universalità
Emanuela Dyrmishi
a) La Drammaturgia nel tempo, dall’antichità ai tempi moderni : espressione dei cambiamenti evolutivi o mezzo di propaganda?
b) La drammaturgia tedesca durante il Terzo Reich e in Albania sotto la guida del Partito Comunista e Partito del Lavoro (PK-PPSH)
c) L’arte nel programma politico-economico della UE 2022-2027

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