Lo sapevate che la parola Compagni, dal latino medievale cum panis, significa “colui che mangia il pane con un altro”?
Invece in arabo egiziano, il pane, ancora oggi è chiamato aish, “la vita”.
Quindi oltre ad essere un alimento importante che non può mancare nelle nostre tavole, il pane è da sempre simbolo di convivialità, dello stare insieme, di generosità, ergo della necessità di dividerlo e offrirlo agli altri. Ma il pane rappresenta anche il riscatto dalla fame e la capacità di evolversi; ha avuto, ed ha ancora oggi, un grande ruolo economico e sociale.
Nel passato la professione del panettiere e fornaio godeva di grande prestigio: il primo, un vero alchimista, con i suoi gesti e i suoi sforzi, fa rivivere il patrimonio del grano che è il bene dell’umanità intera; il secondo, come guardiano del fuoco, colui che donava veramente al pane la sua forma definitiva, la sua identità.
Simbolo di tutto ciò che è buono e caro, il pane come ogni cosa preziosa di questa vita, è un bene semplice ma non facile da preparare. Come l’amore, l’amicizia, l’umanità, necessita di pochi ingredienti, ma tanta pazienza, tempo, rispetto e cura.
Prepararlo in casa ogni tanto, specialmente se impastato a mano, oltre alla bontà del pane fresco appena sfornato, si guadagna anche un anti stress incredibile! Per non parlare del profumo che emana e che riempie tutta la casa. E la casa che sa di pane, sa di amore, di rispetto, di famiglia.
Ho scelto oggi una ricetta base, quella del pane pugliese che nel forno elettrico non viene proprio uguale, ma viene bene nel modo in cui lo preparo io. La lievitazione è tripla e un po’ lunghina. Quindi, come al solito, se vi armate di pazienza e amore, i risultati non vi potranno mai deludere.
Buon pane! ❤️
Ingredienti:
500 g farina 00
100 g semola rimacinata di grano duro
380 ml acqua tiepida
1 cucchiaio da tè sale fino
2 cucchiai da tè miele
5 g lievito di birra secco
3 g pasta madre secca, in polvere
Preparazione:
Facciamo sciogliere nell’acqua tiepida il miele con il lievito e pa pasta madre in polvere. Lasciamo riposare per circa 10 min. Impastiamo tutti gli ingredienti per qualche minuto con pa planetaria, oppure circa 10-15 min con le mani.
Copriamo il recipiente dell’impasto con la pellicola e lo lasciamo lievitare in forno, con solo la luce accesa, per due ore.
L’impasto dovrà come minimo raddoppiare. Una volta lievitato, impastiamo di nuovo con la planetaria oppure a mano. Copriamo e lasciamo lievitare per altre due ore coperto con la pellicola e sempre in forno.
Quando sarà di nuovo raddoppiato, lo versiamo nella nostra spianatoia e lo lavoriamo facendo delle pieghe verso l’interno che poi chiuderemo per incastrare dentro l’aria.
Diamo al pane la forma della nostra teglia e lo sistemiamo all’interno di essa dopo averla unta con dell’olio e spolverata con un po’ di farina. Io uso una teglia in vetro con coperchio. Se non l’avete, anche una pentola andrà benissimo, l’importante è che sia un po’ pesante (quelle in ghisa sono le migliori) e che abbia un coperchio. Questo rende il pane croccante.
Spolveriamo il pane con un po’ di farina e lo lasciamo lievitare per la terza volta in forno con la luce accesa per circa 20-30 min. Accendiamo il forno a 220 gradi e dopo aver eseguito dei tagli sul pane, lo inforniamo per circa 1 ora. Nella fase finale della cottura, gli ultimi 5-10 min, alziamo di 20 gradi la temperatura del forno e scoperchiamo la teglia, così la crosta del pane viene bella dorata e un po’ bruciacchiata se si preferisce.
Una volta pronto, togliere subito dalla teglia per lasciarlo raffreddare possibilmente su una griglia. Così non farà condensa e la crosta rimarrà fragrante.
Assaggia la prima fetta calda con del burro e miele e poi raccontami di questa poesia… 🥰
Nota: Gli italiani d’Albania possono trovare gli ingredienti di qualita nei negozzi dell’azienda Neranxi