Di Sonila Alushi
Come avrete immaginato, e magari anche letto nelle varie pagine che hanno condiviso i miei scritti, in questi giorni ho ricevuto (anche) parecchi commenti pieni di cattiverie e insulti. Molti di questi (centinaia) non ho potuto fare a meno di leggerli e notare che:
il 90 % sono maschi;
il 70 % non hanno una vera foto profilo, informazioni di base e molti contatti;
il 90 % scrive un italiano che neppure alla prima elementare;
il 99 % parla per frasi fatte, pregiudizi e slogan da estrema destra razzista.
Quindi maschilisti, codardi, ignoranti e pure sprovvisti di cuore!
Personalmente non mi fanno paura, mi fanno solo pena. Ma il fenomeno credo sia molto preoccupante poiché so bene di non essere l’unica donna ad essere trattata così. So bene che dietro a tutta questa bruttezza, c’è l’aria che si respira a casa, a scuola, sul lavoro, in tv, in politica.
So bene che questa violenza verbale nei confronti delle donne e dei meno fortunati, altro non è che una profonda debolezza, una grande frustrazione, un sinonimo di impotenza; una vera e propria malattia con la quale la nostra società deve fare i conti al più presto e in modo serio.
Personalmente nulla mi fermerà e a tutti quei poveracci ho solo una cosa da dire: odiatemi voi che io c’ho da fare.