Si registrano 1.172 contatti, 300 in più rispetto al periodo febbraio-aprile 2021. La legge sul suicidio assistito va calendarizzata il prima possibile e migliorata.
Tra febbraio e aprile 2022 l’Associazione Luca Coscioni ha registrato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, circa trecento chiamate in più da parte di persone che, via mail o al Numero Bianco 06993340, chiedono tra le altre cose assistenza per poter accedere al suicidio assistito all’estero.
Dopo la bocciatura del Referendum Eutanasia Legale, tanti italiani si stanno attivando con le cliniche straniere, specialmente coloro che, qualora passasse in Senato l’attuale testo di legge, rimarrebbero esclusi dalla possibilità di accedere legalmente all’aiuto al suicidio in Italia. Lo scorso anno in questo stesso arco di tempo sono arrivate circa 900 richieste di informazioni, rispetto alle attuali 1.172.
“Nonostante il tema dell’eutanasia sia ritornato nell’ombra dopo la bocciatura da parte della Corte costituzionale del nostro referendum”, dichiara Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “le persone che ci contattano per essere aiutate a terminare una vita per loro divenuta insopportabile continuano ad aumentare. E’ solo un piccolo segnale di quanto la grande questione sociale del fine vita sia sempre più importante e sentita nel nostro Paese. Per questo, è fondamentale che finalmente arrivi una risposta dal Parlamento, con la immediata calendarizzazione al Senato della legge approvata alla Camera. Il testo in discussione va però migliorato per eliminare l’odiosa discriminazione nei confronti dei pazienti oncologici terminali e di altri pazienti che non siano tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitali e che il disegno di legge esclude dal diritto ad accedere all’aiuto alla morte volontaria. Anche di questo parleremo nel corso del seminario di domani”.
Domani 6 aprile 2022, dalle ore 9.30- 13.00, in Sala Zuccari a Palazzo Giustiniani e in diretta sui canali Facebook e YouTube dell’Associazione Luca Coscioni si terrà il seminario aperto alla stampa “Proposte per una buona legge sul Fine Vita“, che ospiterà proprio le testimonianze di quelle persone discriminate dall’attuale testo legge, come il paradossale caso di Mario, il primo italiano ad avere l’accesso al suicidio assistito in Italia tramite i tribunali in base alle condizioni legalizzate dalla Consulta con la sentenza Cappato-Dj Fabo, che però, con l’attuale legge potrebbe non avere accesso e Laura Santi, giornalista, affetta da sclerosi multipla e attivista per una buona legge sul fine vita.
Verrà anche ricordata Daniela, paziente oncologica che come Mario stava tentando la via dei tribunali per accedere a un proprio diritto, ma è poi morta come non avrebbe voluto, nell’agonia dei dolori insopportabili, nel corso dell’iter giudiziario.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.