Home Approccio Italo Albanese Vorrei esprimere la mia soldarietà a Roberto Saviano sotto processo.

Vorrei esprimere la mia soldarietà a Roberto Saviano sotto processo.

Di Roberto Spagnoli

Vorrei esprimere la mia soldarietà a Roberto Saviano sotto processo per il giudizio espresso nei confronti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del vicepresidente e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a proposito della situazione dei migranti soccorsi in mare dalle navi delle Ong. Meloni forse ritirerà la querela, Salvini invece si è costituito parte civile.

Matteo Salvini lo scorso 19 ottobre, nel corso di una diretta Facebook, ha definito “imbecille” l’autore dell’editoriale in favore della legalizzazione della cocaina apparso sull’Economist (per la cronaca: non era firmato e quindi esprime la posizione del giornale).

Non solo. Salvini ha aggiuntoche “chi parla di legalizzare le droghe in generale ha pochi neuroni in circolo”. Quando era ministro dell’Interno accusò i negozi che vendono prodotti legali derivati dalla lavorazione della cannabis di essere luoghi di spaccio e sostenne che alle fiere della canapa che si tengono ogni anno in Italia si sequestrano chili e chili di droga.

E recentemente, in occasione del rave di Modena, ha parlato di armi e droga senza produrre una sola prova di quanto ha affermato.

Saviano ha esagerato? Ha fatto male a pronunciare la parola “bastardi”? Avrebbe dovuto usare un’altra espressione? Non lo so e francamente mi interessa poco. Ciò che trovo irritanti sono le anime belle sempre pronte a scandalizzarsi a senso unico.

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