Home Approccio Italo Albanese Istituzionalizzazione della ragione pubblica nel governo economico del Paese

Istituzionalizzazione della ragione pubblica nel governo economico del Paese

Di Elvis Zaimi

In replica con articolo di Alessandro Zorgniotti

Governare l‘economia di un paese e un processo che ha bisogno di trovare giustificazione, non solo nella scienza economica e monetaria, ma anche nella ragione pubblica, volta a garantire la prevalenza della tutela dell’interesse pubblico sottesa alla natura dell azione politica della Banca D’Albania.

Quindi ribadisco la mia posizione personale che condivido gli argomenti teorici professionali dei economisti che un lek troppo forte penalizza l’economia Albanese, anche se preferisco dare precedenza nel trattare questi argomenti agli addetti ai lavori, cioè ai specialisti di economia monetaria.

Allo stesso tempo, dal punto di vista giuridico, ritengo che i argomenti economici e legali siano complementari, crescono e fruiscono insieme, dunque mi pare più che legittimo esprimere una opinione sul fatto che questo discorso, che tende a spiegare le cause del fenomeno dell eurozzazione nella economia nazionale si svolge nei lineamenti di assumere la assoluta razionalità delle scelte fatte dai agenti di economia reale e monetare, cioè dai risparmiatori, investitori e i intermediari finanziari.

Quindi quello che manca all’analisi condotta da un punto di vista strettamente di economia monetaria, e che quell’analisi sia un modello che fa rappresentazioni semplificate della realtà economica, istituzionale e legale dell mercato albanese, su cui si effettuano simulazioni sui comportamenti dei operatori.

Tra i quest ultimi si suppone che si determina una situazione di libera concorrenza, un mercato in forma perfetta sia dal punto di vista istituzionale e legale, un mercato che e in grado di garantire un’allocazione efficiente delle risorse, mentre si sa molte bene che I interessi dei oligarchi, i monopoli di fatto, le deficienze istituzionali e dell ordinamento giuridico, addirittura anche la criminalità economica siano frequenti.

Quindi e importante fare il punto che le scelte fatte non sempre siano razionali, perché tale scelte in realtà si fanno, tenendo conto dell fatto che lo svolgimento delle attività economiche e il funzionamento di mercato finanziario, non e garantito da istituzioni giuste ed affidabili, da regole legali ragionevoli che vanno applicate uniformemente, in grado di garantire libertà di concorrenza, la parità di trattamento e uniformata della tutela giudiziaria alla disciplina dei contratti commerciali e I finanziari, precondizioni indispensabili sia per efficienza dei mercati, sia per la giustizia sociale.

Per illustrare l’argomento faccio ceno all fatto che la stabilita macroeconomica e monetaria non e bastata a frenare la diffusione dell euro, quindi le cause dell fenomeno vano cercate anche al di la di una costruzione ordinata di spiegazioni statistiche, che si basano sui condizioni ideali ipotizzate, elaborate come meccanismi di spiegazione dell fenomeno dai esperti. Investigazione storica dei eventi possa fornire altrettanti utili e validi spiegazioni, cioè che le scelte fatte dai albanesi e I operatori che preferiscono l’euro come la valuta delle remittenza e dei risparmi messi in depositi bancari, o come la valuta dei proiezioni dei investimenti nel mercato interno, punta l’attenzione ad altre dimensioni di realtà, capaci di influenzare I valori e le convinzioni personali delle famiglie e dei proprietari dell capitali monetari. Mai I valori e le convinzioni personali non sono confutabili in laboratorio.

La capacita politica e la responsabilità democratica di un paese di istituzionalizzare la ragione pubblica, permette ai cittadini di collaborare per il loro benessere comune, ai operatori economici e I intermediari finanziari di compiere con efficienza la funzione della crescita economica.

Quindi I criteri di efficacia dell’azione politica di scoraggiare l’uso dell euro nell’economia nazionale non vano cercati solo nella meritevoli argomenti teorici di economia monetaria, ma anche sulla qualità dell ordinamento giuridico e affidabilità delle istituzioni.

La storia della Banca d’Albania, anche quella recente, ci fornisce esempi del suo clamoroso fallimento, che si individuano anche nel suo pessimo ruolo di amministrazione della moneta legale nazionale, con serie deficienze nella sua struttura istituzionale. I suoi fallimenti hanno lasciato notevoli perplessità anche sulla affidabilità che merita la moneta legale della nazione, danneggiando ingiustamente anche efficienza marginale e la clima generale dei affari, influenzando psicologicamente le scelte nei impieghi di risparmio e d’investimento che si fanno su un capitale monetario denominato il lek.

Quindi anche se la politica monetaria e stata effettiva, cioè di fronte ad un lek stabile, le aspettative sul tasso di profitto atteso dai investimenti in lek non sono migliorati. Le istituzioni debole hanno contribuito a questo pessimismo dei investitori, che conseguentemente ha coltivato paure irrazionali sull’andamento degli affari.

Si comprende allora perché i risparmiatori e i investitori, contro la intuizione che suggerisce il buon andamento della politica monetare, continuano a fidarsi sull’euro come riserva di valore per cautelarsi nei riguardi dell futuro, quindi ce un contrasto, o un divario, tra il lek come moneta valore che si basa sul suo potere effettivo d’acquisto, e la fiducia che la società ripone in lek.

E molto probabile che questa sia spiegabile perché lek non ispira fiducia tra il presente a il futuro a causa delle paure irrazionali che si sono coltivati storicamente, paure che quel ponte di fiducia si possa rompere, ovvero che in future possa accadere qualcosa di s’previsto ripetendo il passato storico.

Finalmente, posso aggiungere che, come si sa il mercato dell credito e il mercato finanziario, si fondano su scambi efficienti, cioè su una fittissima rete di contratti commerciali e servizi di pagamento. Quindi alla mancata riformazione dell’asseto funzionale e di interna governabilità della Banca d’Albania, si aggiunge quello di un ordinamento giuridico e legale che ha bisogno d’I urgenti interventi.

Nel Codice Civile Albanese c’e solo un residuo regolamento dei contratti bancari, al paese manca anche una legge sui servizi di pagamento e una legge sui transazioni di valuta con commercio con estero che proteggé la moneta nazionale il mercato mobiliare/dei capitali e quasi inesistente.

Sinteticamente, mi pare più che giusto che anche I contenuti dell documento della Banca D’Albania sull’deuroizazione, approvato il 7 febbraio 2018 dal suo Consiglio Superiore di Amministrazione e Sorveglianza, va criticato per la sua deficienza di legittimità e responsabilità democratica, perché e pieno di affermazioni vaghi e tautologiche, a volte anche infondate, che non si concretizzano in obiettivi e in strumenti ben precisi e prevedibili (performance criterio) che lo rendono affidabile e verificabile.

Piu importante per lo statto dell diritto, il documento della Banca D’Albania sul deuroizazione, approvato il 7 febbraio 2018 da suol Consiglio Superiore di Amministrazione e Sorveglianza, fa nascere serii dubbi se il raggiungimento del traguardo di deeurozazzione dell economia sia dentro l’ambito della competenza legale della Banca d’Albania, che esercita competenze legali ristretti alla funzione della politica monetaria e vigilanza sul sistema bancario, ed ha solo come un subordinato dovere il sostegno delle politiche economiche dell governo, a patto che questo sostegno non compromette il raggiungimento dell obiettivo primario- che e la stabilita dei prezzi.

A questo punto, basta ricordare a livello di Unione Europea la grande battaglia legale che la Banca Centrale Europea ha svolto nella corte costituzionale tedesca e Corte di Giustizia Europea, per salvare la legalità della sua programma OMT (Outright Monetary Transactions), che mirava a salvare l’euro./Perqasje.com

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