Home Approccio Italo Albanese Occhio pigro? Da Israele, una nuova soluzione!

Occhio pigro? Da Israele, una nuova soluzione!

Di Daniel Ferraro*

L’occhio pigro, scientificamente conosciuto come Ambliopia, rappresenta la principale oftalmopatia pediatrica che causa disabilità visive. La patogenesi di questa affezione riconosce, alla sua base, un non corretto sviluppo visivo e neuronale in cui le vie nervose che mettono in comunicazione occhio e cervello, non sono adeguatamente stimolate.

Tra i fattori predisponenti a questa patologia vi sono ulteriori disturbi che possono compromettere il normale sviluppo visivo come: miopia, strabismo, astigmatismo o anche cataratta in età prevalentemente adulta. Essendo questa una patologia monoculare, fin ora il trattamento previsto consisteva nell’appore un patch (una benda) sull’occhio dominante in modo da poter permettere al cervello, attraverso le proprietà di plasticità neuronale, di utilizzare maggiormente le vie visive proprie dell’occhio affetto in modo tale da effettuare una “correzione”.

Oltre all’applicazione del patch, altra strategia terapeutica è quella dell’utilizzo di colliri a base di atropina che offusca temporaneamente la vista al fine di stimolare maggiormente l’occhio controlaterale. All’alba delle ultime frontiere tecnologiche, l’azienda israeliana Medisim è pronta per immettere in commercio le video-lenti BinoVision. Questi occhiali ultratecnologici funzionano attraverso la rappresentazione di viste separate e indipendenti della stessa immagine per ciascun occhio. Per i bambini, questo nuovo approccio, rappresenta una forma “divertente” per curarsi, in quanto, non saranno più costretti ad indossare una benda, ma potranno sfruttare le capacità di questo dispositivo per connettersi e collegarsi a qualsivoglia sorgente di video in streaming, potendo in tal modo selezionare: film, giochi, cartoni animati, video musicali e trasmissioni televisive. Il tutto potrà essere monitorato dal medico grazie ad una funzione di registrazione di cui è dotato il dispositivo.

Il dott. Chaim Stolovitch, capo dell’unità di oftalmologia e strabismo pediatrico del Tel Aviv Center, nel 2016 ha presentato i risultati del trial clinico ai medici dell’Association for Research in Vision and Ophthalmology in una conferenza a Seattle.

Abbiamo chiesto ai bambini di usare gli occhiali BinoVision per 60 minuti al giorno – che potrebbero essere divisi in due sessioni di 30 minuti ciascuna – sei giorni alla settimana per tre mesi. Abbiamo valutato la loro acuità visiva ogni quattro settimane e chiesto ai pazienti di tornare per il follow-up più tardi, per vedere i miglioramenti, ma soprattutto il mantenimento di quest’ultimi”.

Al termine dello studio clinico hanno constatato che i risultati sono stati migliori rispetto all’impego di patch o colliri pertanto la Medisim ha fatto richiesta d’approvazione alla Food And Drug Amministration.

Ancora una volta Israele offre innovazioni terapeutiche che gradualmente stanno rivoluzionando il mondo della medicina.

*Laureando presso la facoltà di “Medicina e Chirurgia” dell’Università degli studi di Sale

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