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Italia-Albania, approcci da brindare: cooperazione & bollicine.

Anche il Paese delle Aquile fra i mercati emergenti agevolati dai fondi del Governo di Roma per portare il Vino Italiano sulle tavole estere.

Approcci italo-albanesi da brindare.

Corrono anche nei calici degli ottimi Vini Italiani le possibilità di collaborazioni economiche e commerciali stabili con i Paesi dell’area balcanica a partire dall’Albania, il cui mercato emergente sta rivelando da tempo una netta preferenza a favore dei Nettari provenienti dal Belpaese.

Il Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio, esponente della Lega nel Governo Conte, ha infatti sbloccato un centinaio di milioni di euro per consentire la realizzazione di progetti promozionali, sia su base nazionale italiana sia su base delle singole Regioni d’Italia, aventi per oggetto l’affermazione del prodotto vitivinicolo di eccellenza sui mercati esteri emergenti al di fuori della Comunità Europea.

Il decreto è in vigore da questo venerdì 27 luglio e consente agli operatori pubblici e privati l’opportunità di presentare le proprie iniziative di sviluppo commerciale e di internazionalizzazione fino al prossimo 25 settembre.

Dal momento che nel decreto è individuato, fra i mercati emergenti, anche quello di Albania (nonché degli altri Paesi balcanici dalla Bosnia alla Macedonia), si tratta senza dubbio di un’occasione storica per rafforzare l’offerta e la presenza dei marchi vitivinicoli nazionali e regionali italiani nel Paese delle Aquile, valorizzando la crescita turistica in atto nello stesso.

Una buona notizia anche per le sorti delle relazioni da alcuni anni in atto fra Piemonte, regione del Nord Ovest culla di Barolo e Barbaresco, e alcune regioni vinicole forti di Albania come Kallmet in provincia di Lezha.

Di seguito, dal portale online di Italia Oggi, la notizia dell’avvenuta approvazione del decreto da parte del ministro Centinaio:

DA ITALIA OGGI DEL 27 LUGLIO 2018

Via libera ai fondi per promuovere il vino italiano sui mercati internazionali. È stato infatti pubblicato oggi il decreto per la presentazione dei progetti relativi alla campagna 2018/2019 e le modalità attuative della misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi” dell’OCM Vino. I progetti dovranno pervenire entro il 25 settembre. «Saranno erogati contributi ai produttori di vino, a copertura del 50% delle spese, per la realizzazione di attività di promozione presso Paesi extra europei per un totale di circa 100 milioni di euro.

Di questi, 27.599.100,00 euro per progetti a valere sull’avviso emanato dal Ministero e la restante parte per quelli emanati da Regioni e Provincie Autonome», si legge in una nota del Mipaaf. «Sono soddisfatto dello sblocco del provvedimento per il vino che era fermo da tempo. Impegno mantenuto. Ora tocca alle imprese. Quello di oggi è un passo importante – afferma il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio – per cominciare a costruire una nuova strategia di settore. Siamo il primo produttore mondiale di vino e i nostri prodotti sono ovunque sinonimo di eccellenza ma tutto questo non basta. Serve uno sforzo in più. Servono risorse mirate.

Perché per andare sui mercati internazionali la promozione è fondamentale. Noi vogliamo aiutare le nostre imprese in questa operazione, essere al loro fianco, diminuendo la burocrazia e investendo ancora di più sulla differenziazione dell’offerta e sulla qualità, due elementi che rendono uniche le nostre realtà vitivinicole e non solo.” Le attività che potranno essere realizzate sono:

a) azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o di ambiente;

b) la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;

c) campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione;

d) studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. La spesa per questa azione non supera il 3% dell’importo complessivo del progetto presentato.

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