Si l’interscambio commerciale fra l’Albania e l’Italia finalmente ha registrato una crescita di circa il 2,9 per cento nei primi 7 mesi del 2018 e dobbiamo dire che questo almeno secondo i dati diffusi dall’Istituto delle statistiche albanese (INSTAT).
Instat dice che il suo ammontare è stato di 1,196 miliardi di lek (1.567 miliardi di euro) ossia di circa 45 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La crescita sarebbe dovuta all’incremento sia delle esportazioni albanesi che delle importazioni dall’Italia.
In calo invece il disavanzo commerciale, sceso a 116,5 milioni di euro, ossia 28,5 milioni di euro in meno. Il made in Albania finito sul mercato italiano è stato di circa 91 miliardi di lek (725,4 milioni di euro) ossia del 5,3 per cento in più.
Circa il 63 per cento dei prodotti venduti in Italia è rappresentato da quelli del gruppo “Tessili e calzature”, cioè dell’industria manifatturiera, la cui materia prima giunge dall’Italia. Al secondo posto con un incidenza del 12 per cento, i prodotti del gruppo “Materiali edili e metalli”, seguito da “Macchinari, attrezzature e pezzi di ricambio”, con circa il 6,7 per cento.
Invece per quanto riguarda le importazioni, il loro ammontare è stato di 105,6 miliardi di lek (841,9 milioni di euro) pari all’uno per cento in più rispetto al primo semestre del 2017, ossia 8,1 milioni di euro in più.
Le importazioni dei prodotti italiani giunti in Albania rappresentano il 46,2 per cento del totale degli acquisti dall’Ue ed il 28,6 per cento di quelli dal mondo. Il 24,9 per cento del totale delle importazioni dall’Italia è rappresentato dal gruppo “Tessili e calzature”, seguito da “Macchinari, attrezzature e pezzi di ricambio”, con un incidenza di circa 19,6 per cento.
