Home Approccio Italo Albanese Kosovo, la NATO rinforza KFOR per prevenire un’escalation con la Serbia

Kosovo, la NATO rinforza KFOR per prevenire un’escalation con la Serbia

La NATO rinforza KFOR per prevenire un’escalation tra Kosovo e Serbia. La Romania invia altri 130 soldati alla forza multinazionale. La decisione di un nominare comandante turco, unita alla recrudescenza del terrorismo in Europa e a Swords of Iron, complicano però la situazione

La NATO rafforza la KFOR per prevenire ulteriori incidenti con la Serbia, che potrebbero portare a un’escalation tra i due Paesi. Nei giorni scorsi altri 130 soldati della Romania sono stati schierati nella Nazione per incrementare le capacità operative e di deterrenza del contingente multinazionale. Il loro arrivo era stato richiesto dal Comandante Supremo delle Forze Alleate in Europa (SACEUR) dopo gli attacchi alla polizia locale del 24 settembre, che hanno causato almeno quattro morti, e un improvviso aumento delle tensioni nella regione. Intanto, si è insediato il nuovo comandante della forza, il generale turco Özkan Ulutas, che ha già ricevuto la visita del ministro della Difesa di Ankara, Yaşar Güler. Il suo arrivo, però, non è passato inosservato soprattutto da parte di Belgrado, che lo guarda con sospetto. La Serbia, infatti, accusa la Turchia di sostenere (anche militarmente) Pristina e non considera quindi il Paese come “super partes”. Di conseguenza, è meno propensa e aperta a negoziare con i peacekeeper dell’Alleanza Atlantica, le cui mediazioni continue tra le parti hanno permesso finora di mantenere una situazione di relativa calma. A complicare ulteriormente la situazione c’è l’operazione Swords of Iron di Israele contro Hamas a Gaza e una recrudescenza del terrorismo di matrice jihadista, che sembra voler rialzare la testa in Europa.

Share: