Home Approccio Italo Albanese E’ URGENTE UNA RISPOSTA ALL’ATTACCO MEDIATICO AL QUALE CUI SIAMO SOTTOPOSTI

E’ URGENTE UNA RISPOSTA ALL’ATTACCO MEDIATICO AL QUALE CUI SIAMO SOTTOPOSTI

Di Maurizio Turco eIrene Testa*

All’indomani del Congresso di Napoli dei primi di novembre – censurato dai media al pari dei precedenti congressi di Luglio e di Febbraio – improvvisamente siamo finiti sui giornali per una forzatura operata dai media rispetto alla quale il Partito è completamente estraneo e sulla quale abbiamo immediatamente reagito, vicenda della quale ti abbiamo già informato.

Abbiamo provato a evitare che vi fosse qualsiasi malinteso e solo in piccolissima parte ci siamo riusciti. L’uso strumentale della vicenda rischia infatti di compromettere le lotte sulla giustizia e le carceri cioè sul rispetto del Diritto e della Costituzione e di mettere il Partito stesso in seria difficoltà.

Non solo. A seguito delle nostre precisazioni, che nessun mezzo di informazione ha riportato, è scattata la ritorsione: prima si è infangata Radio radicale, poi ci si è nuovamente scagliati contro il Partito Radicale coinvolgendolo in modo subdolo in una storia di finanziamenti al quale il Partito è estraneo.

Continuiamo a vivere dei soldi di iscritti e contribuenti, con versamenti medi di 200 euro, la quota minima di iscrizione.

Oggi è quanto mai urgente intraprendere un maxiprocesso all’informazione di regime anche a costo di ritornare davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo, iniziativa in continuità con la marcia dell’ottobre 1992 “contro le mafie radiotelevisive”, a testimonianza di una lotta che ha contraddistinto la vita del Partito Radicale e che non intendiamo dismettere.

E’ necessario dunque rispondere con una iniziativa mediatica.

Ci appelliamo a tutti coloro che non sono iscritti al 2019 di farlo e a chi lo è già di iscriversi per il 2020. E a tutti a contribuire per la “campagna per l’informazione”.

Solo insieme possiamo farcela.

Maurizio Turco e Irene Testa
Segretario e Tesoriere del Partito Radicale

Share: