Home Approccio Italo Albanese ANGELA KOSTA INTERVISTA IL NOTO REGISTA E ATTORE ITALIANO MINO SFERRA

ANGELA KOSTA INTERVISTA IL NOTO REGISTA E ATTORE ITALIANO MINO SFERRA

Oggi portiamo ai lettori l’intervista del famoso attore italiano Mino Sferra nato a Teano (Caserta)
Sferra si laurea in lettere presso l’Università “La Sapienza” di Roma, dove inizia la sua attività artistica, diplomandosi in Recitazione e Regia presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Pietro Scharoff.“ Da molti anni Sferra dirige la Scuola di Teatro “Menandro” presso la quale si diplomano futuri attori italiani. La Scuola è nata nel ’92 a Nettuno su un’idea dell’attore e regista Mino Sferra e del Dott. Valter De Dominicis.

Nel ’93 la Scuola è stata trasferita a Roma ove si pregia del Patrocinio della Regione Lazio, ed inoltre è patrocinata dall’AGIS Scuola.

La Scuola si fonda sul metodo Stanislawsky, basato sul naturalismo psicologico in cui l’attore esprime i propri sentimenti con veridicità assoluta: attraverso il risveglio del subcosciente vengono riportati sulla scena sentimenti già vissuti. È il metodo basico dell’”Actors Studio” di New York.

La Scuola vuole essere un connubio tra la recitazione, il canto e la danza, un eclettismo totale dell’attore che miri non soltanto alla crescita del metodo recitativo, ma anche allo sviluppo del linguaggio corporeo e all’educazione vocale. La Scuola di Teatro “Menandro” ha una durata triennale, al termine del quale gli allievi ricevono un Diploma di Idoneità alle Arti Teatrali.

Nel corso del triennio vengono impartite le seguenti materie: dizione, ortofonia, educazione vocale, psicotecnica, recitazione, canto musical, danza, poesia drammatica, storia del teatro, scherma scenica, recitazione cinematografica.

Per conoscere meglio il noto attore vi invitiamo a leggere l’intervista:

Intervistato da Angela Kosta

Quando e com’è nata la passione di diventare attore? A che età?

Ho iniziato ad amare la recitazione fin da piccolo, ero molto affascinato dal cinema e dalla televisione. Al mio paese natio (Teano) c’era il cinema Garibaldi, e la domenica invece di andare a giocare con i miei amici, preferivo andare al cinema, vedevo di tutto, western, film storici, sentimentali. Spesso mi identificavo con i protagonisti. Quando ritornavo a casa, mi chiudevo in camera, mi guardavo allo specchio e cercavo di imitare i personaggi che avevo appena visto. Mia mamma non voleva che ci chiudessimo in camera ma io le dicevo che dovevo fare il cinema e lei sorridendo e scuotendo la testa mi diceva: “a capa toja nunn’ è bona” e me lo lasciava fare.  Ero un bambino particolare, preferivo le storie dei film, ai cartoni animati. Avevo scoperto il teatro attraverso la televisione, spesso tramettevano le commedie di Eduardo De Filippo, ne amavo una in modo particolare: “Natale in casa Cupiello”; mi piaceva molto Tommasino, detto “Nennillo” interpretato allora da Luca De Filippo, figlio di Eduardo. Era sempre controcorrente, aveva un carattere pestifero, un po’ com’ero io da piccolo e questo mi divertiva molto. 

Quali sono i suoi film? 

Dal 1989 ad oggi, ho interpretato molti films per il cinema e la televisione: 
La Piovra 7, Il barbiere di Rio, Naja, Distretto di polizia, Il bello delle donne, Il Giudice Istruttore, Buck ai confini del cielo, Buck e il braccialetto magico, Body Puzzle, Favola crudele, La ragazza del Metrò, L’Angelo nero, Tristano e Isotta, Crimine contro crimine, Un posto al sole, Camici bianchi, R.I.S. 5, I Viceré, Squadra Antimafia, Assolo, Domani le racconto, Terra Bruciata, La verità sta in cielo, Il paradiso della signore, Time Loop. Sono stato co-protagonista del pluripremiato cortometraggio Il Privilegio dell’ultima onda con la regia di S. Aufiero. 

Invece i suoi ruoli al Teatro?

Nel 1982 sono stato premiato dall’”Harmony Club” di Roma per l’interpretazione dell’Amleto di Shakespeare al Teatro Orione. 
Nel 1983 mi trasferisco a New York per perfezionarmi tecnicamente, frequentando l’”Actors Studio” e l’”Herbert Berghoff Studio”. 
Sempre a New York formo la “The  Sferra Theater Company”, compagnia teatrale bilingue, portando al successo Off-Broadway Non si sa come e L’uomo, la bestia e la virtù di Pirandello. 
Ho interpretato, diretto e adattato vari Atti Unici di autori italiani per la Radio RAI Corporation USA. A Roma, ho diretto La patente di Pirandello e La domanda di  matrimonio di Cechov. 
– Sono stato Gomez nel musical La famiglia Addams diretta da M.Cinque. 
– Creonte nell’Antigone di Sofocle diretta da M. Sferra. 
Elia nel Processo a Gesù di D. Fabbri diretto da T. Calenzo. 
– Eugene in Amanti di M. Fratti diretta  da M. Sferra. 
– Tom in Shakespeare in obitorio diretto da P. Perelli. 
– Lo psichiatra in Respiro diretto da L. Olivieri. 
– Amintore nella commedia Attento a quelle due diretto da M. Sferra. 
– Tom nel musical Mamma mia. 
– Il professore Ilberti in Come in un Romanzo. 
– Cosimo in Galera Blues diretta da M. Sferra.
– La cicogna si diverte con regia di Gianfranco Maria Guerra. 
Ho interpretato e diretto Enrico IV di L. Pirandello. 
Nel 2022 ho diretto e interpretato in molte città italiane lo spettacolo: Se ascoltato il cuore cura sempre tratto dal libro di Michele Cioffi. 

Qual è stato il film più difficile realizzato a livello emotivo? 

Sicuramente il film che mi ha destato più emozione è stato Terra Bruciata di Luca Gianfrancesco. Il film narra delle vicende storiche della Seconda guerra mondiale nei territori del basso Lazio e dell’alto casertano. Il laboratorio italiano della ferocia nazista. Un film documentario che racconta la mia terra, la Campania. Girare le scene nel posto in cui sono accaduti i massacri è stato veramente emozionante. Io interpreto Giacomo di Gasparro, trucidato per la sola colpa di essere italiano, insieme ad altri cittadini di Conca della Campania (Caserta). 

Il ruolo più difficile? 

Il ruolo più difficile che ho interpretato è stato Hunk nel film Buck ai confini del cielo, perché nel film non ho voluto la controfigura e c’erano molte scene a cavallo piuttosto pericolose e difficili sulla neve e sul ghiaccio. Anche il personaggio era piuttosto complesso: interpretavo il ruolo del cattivo molto caratterizzato. Ho recitato in lingua inglese con accento canadese del 1800. Inoltre, prima di iniziare le riprese, ho dovuto fare due mesi di addestramento con il cane Buck, che era il vero protagonista del film e con il quale lottavo. 

Qual è il suo idolo (attore italiano oppure estero)? 

Per il cinema il mio attore preferito è stato Marcello Mastroianni, un attore che ho sempre amato per l’italianità rappresentata nei suoi personaggi. Per il teatro il mio idolo è stato Vittorio Gassman, uno dei più grandi attori italiani del ‘900, che considero il mio maestro e al quale mi sono sempre ispirato. L’attore straniero che amo in modo particolare è l’inglese Laurence Olivier, un attore che mi ha sempre affascinato per le sue capacità interpretative e la sua poliedricità sia in teatro nei ruoli shakespeariani, sia nel cinema. 

Ha avuto nella sua scuola studenti albanesi? 

I miei studenti provengono da tutta Italia; ho anche avuto studenti di diversi paesi europei, ma nessuno proveniente dall’Albania. 
Mi piacerebbe avere studenti albanesi, vorrei dare loro la possibilità di studiare nella mia Accademia e creare un ponte tra l’Italia e l’Albania, magari assegnando loro anche delle borse di studio. 

Cosa pensa degli arbëresh

Penso che la cultura e la lingua arbëresh vada tutelata e preservata perché è ricca di tradizioni, di storia e di folklore. Qualche anno fa in Calabria ho avuto modo di conoscere persone appartenenti alla comunità albanese, quasi tutti scrittori o poeti: insomma persone di grande cultura con i quali ancora oggi ho rapporti interpersonali. 

Le piacerebbe andare in Albania, collaborare con loro in cinematografia? 

Sì, mi piacerebbe molto lavorare in Albania, conoscere e confrontarmi con nuovi attori, registi e produzioni. Sarebbe un’esperienza davvero stimolante e formativa allo stesso tempo. 
Durante le “Giornate del cinema albanese” del 2019, ho avuto modo di conoscere alcune opere cinematografiche, anche di registe originarie della comunità arbëreshe: i film selezionati erano ispirati alle più recenti espressioni della cultura albanese, finalizzata a raccontare un Paese in fase di transizione, portatore di aspirazioni e problemi propri di una società alla ricerca di una nuova più moderna identità e di una collocazione paritaria nel contesto europeo. 

I progetti futuri? 

Per ora sono molto occupato con l’insegnamento sia in Accademia teatrale, che all’Università LUMSA di Roma, dove dirigo un laboratorio teatrale. Sono molto orgoglioso che la Scuola di Teatro Menandro il prossimo anno compia 33 anni di attività formativa, una scuola che ho voluto fermamente dopo la mia esperienza tecnica americana. Ho avuto modo di confrontarmi con la scuola newyorchese che utilizza lo stesso metodo di recitazione che usiamo noi, il metodo Stanislawskij che si basa sul naturalismo psicologico in cui l’attore esprime i propri sentimenti con la veridicità più assoluta. Un metodo che gli americani usano più nel dramma che nella commedia. La mia scuola è tesa a formare l’attore in tutte le sue sfaccettature: dalla recitazione (principalmente teatrale, ma anche cinematografica), alla psicotecnica, alla dizione, alla danza, al canto musical, all’interpretazione poetica, alla scherma scenica senza tralasciare la storia del teatro. La scuola di recitazione è triennale ed è a numero chiuso, massimo 12 allievi l’anno. Gli studenti dopo il triennio conseguono un Diploma di Arte Drammatica e Arte Scenica riconosciuto dalla Regione Lazio e dall’Agis Scuola. 
Il prossimo anno ho in progetto di portare sul palcoscenico (in prima nazionale) Primo amore della scrittrice emergente Angela Di Maso, recitando come attore protagonista e firmando anche la regia. 

La ringrazio per l’intervista augurandole successo nella sua carriera, sperando inoltre in una collaborazione con registi e attori albanesi e kosovari come un ponte tra le due coste.


ANGELA KOSTA INTERVISTON REGJISORIN DHE AKTORIN E NJOHUR ITALIAN MINO SFERRA 


Sot sjellim për lexuesit shqiptarë intervistën e aktorit të njohuritalian: Mino Sferra, lindur në Teano (Caserta – Itali). Sferra u diplomua për letërsi në Universitetin “La Sapienza” në Romë, kufilloi aktivitetin artistik, duke u diplomuar në Aktrim dhe Regji nëAkademinë e Artit Dramatik “Pietro Scharoff”. Mino Sferra menaxhon dhe jep mësim në Shkollën e Teatrit “Menandro” në tëcilën diplomohen aktorët e ardhshëm të kinematografisë. 

Shkolla u themelua në vitin ’92 në Nettuno me idenë e aktorit dheregjisorit Mino Sferra dhe Dr. Valter De Dominicis, dhe në vitin’93  u zhvendos përfundimisht në Romë.
Shkolla e Teatrit “Menandro” është nën patronazhin e Rajonit tëLacios. Kjo shkollë është gjithashtu edhe nën patronazhin e Shkolla AGIS.
Shkolla ushtron metodën Stanislawsky, bazuar në natyralizminpsikologjik në të cilin aktori shpreh ndjenjat e tij me vërtetësiabsolute: nëpërmjet zgjimit të subkoshiencës, ndjenjat tashmë tëpërjetuara rikthehen në skenë. Kjo është metoda bazë e “Actors Studio” në Nju Jork.
Shkolla dëshiron të jetë një kombinim i aktrimit, këndimit dhekërcimit, një ekselencë totale e aktorit që synon jo vetëm rritjen e metodës së aktrimit, por edhe zhvillimin e gjuhës së trupit dheedukimit vokal.
Shkolla e Teatrit “Menandro” ka një kohëzgjatje 3 – vjeçare, nëfund të së cilës nxënësit marrin një diplomë të përshtatshmërisëpër artet teatrore.
Gjatë kësaj periudhe mësohen lëndët e mëposhtme: fjalori, ortofonia, edukimi vokal, psikoteknika, aktrimi, këndimi muzikor, kërcimi, poezia dramatike, historia e teatrit, skermëzimi skenik, aktrimi filmik. 

Le ta njohim më nga afër aktorin e mirënjohur italian dukepërshkuar përgjigjet e pyetjeve: 

Kur lindi pasioni juaj për t’u bërë aktor cilën moshëishit

Aktrimi filloi të më pëlqente shumë që në moshë të vogël. Ishashumë i magjepsur nga kinemaja dhe televizioni. Në qytetin tim tëlindjes në Teano ishte kinemaja Garibaldi, dhe të dielave në vendqë të shkoja të luaja me shokët e mi, preferoja të shkoja nëkinema; shikoja gjithçka: filmat perëndimorë, filmat historikë, filmat sentimentalë. Madje shpesh identifikohesha me protagonistët. Kur kthehesha në shtëpi, mbyllesha në dhomëntime, shikohesha në pasqyrë dhe përpiqesha të imitoja personazhetqë sapo kisha parë. Mamaja ime nuk donte që ne të mbylleshim nëdhomën tonë, por unë i thoja se duhej të bëja filma dhe teksa mëdëgjonte, ajo buzëqeshte dhe tundte kokën dhe më thoshte: 
“A capa toja nunn’ è bona – Koka jote nuk është i zoti” por gjithësesi më lejoi t’i përkushtohesha aktrimit. Që i vogël ishafëmijë i veçantë, preferoja tregimet e filmave nga ato vizatimorë. Teatrin e zbulova nëpërmjet televizionit. Aty transmetonin shpeshkomeditë e Eduardo De Filippos, nga të cilat njërën e doja nëveçanti: “Natale in casa Cupiello – Krishtlindje në shtëpinëKupiello”. Më pëlqente shumë protagonisti Tommasino, i njohursi “Nennillo” i luajtur në atë kohë nga Luca De Filippo, djali i Eduardos. Ai ishte gjithmonë kundër rrymave dhe kishte njëkarakter harrakati, pak si unë kur isha fëmijë dhe kjo më zbavisteshumë. 

Cilat janë rolet dhe filmat e tuaj

Nga viti 1989 e deri më sot, kam luajtur në shumë filma nëkinema dhe televizion: Octapodi 7, Berberi i Rios, Naja, Qarku i Policisë, Bukuroshja e Grave, Gjyqtari hetues, Buck në kufij tëqiellit, Buck dhe byrzyluku magjik, Body Puzzle, Përrallë mizore, Vajza e Metrosë, Engjëlli i zi, Tristani dhe Isolda, Krimi kundërkrimit, Një vend në diell, Bluzat e bardha, R.I.S. 5, I Viceré, Skuadra Anti-Mafia, Assolo, Nesër do ju tregoj, Toka e Zhuritur, E vërteta qëndron në Parajsë, Parajsa e Zonjave, Time Loop, etjer… Kam qenë gjithashtu bashkë – protagonist i filmit me metrazh të shkurtër i vlerësuar me shumë çmime: “Il Privilegio dell’ultima onda” me regji të S. Aufiero. 

Rolet tuaja  Teatër

Në vitin 1982 u vlerësova nga “Harmony Club” në Romë përinterpretimin e Hamletit të Shekspirit në Teatrin “Orione”. Një vitmë pas u transferova në Nju Jork për të përmirësuar aftësitë e mia teknike, duke frenkuentuar “Actors Studio” dhe “Herbert BerghoffStudio”. Gjithmonë në Nju Jork formova kompaninë teatrale dygjuhëshe: “The Sferra Theater Company”, duke sjellë në majate suksesit Off-Broadway, Nuk i dihet se si, Burri, Bisha dhe  Virtyti i Pirandellos. Kam interpretuar, drejtuar dhe përshtaturpjesë të ndryshme Akte Unike të autorëve italianë për Radio RAI Corporation USA.
Në Romë, drejtova “Patenta e Pirandellos” dhe “Pyetja e Martesëstë Çehovit”.
Kam luajtur rolet:
– Gomez në muzikalin “Familja Addams” me regji të M. Cinque.
– Kreonin në “Antigonia e Sofokliut” i drejtuar nga muapersonalisht.
– Elija në “Gjyqin e Jezusit” nga D. Fabbri me regji të T. Calenzo.
– Eugjenion tek “Të Dashurit” nga M. Fratti drejtuar nga unë.
– Tomi tek “Shekspiri në Morg”, e drejtuar nga P. Perelli.
– Psikiatrin tek “Fryma” me regji të L. Olivieri.
– Amintorin në komedinë “Kujdes atyre të dyjave”  me regji ngavetë mua.
– Tomin në muzikalin “Nëna ime”.
– Profesor Ilbertin në rolin “Si në një roman”.
– Kosimo në “Galera Blues” me regjinë time.
– Lejleku zbavitet  me regji të Gianfranco Maria Guerra.
Kam luajtur dhe drejtuar Henrin IV i Luigi Pirandellos.
Në vitin 2022 kam drejtuar dhe interpretuar në shumë qyteteitaliane spetaklin: “Nëse dëgjohesh zemra kuron gjithmonë” bazuar në librin e Michele Cioffit.


Cili është filmi  i vështirë  keni bërë  nivel emocional

Me siguri filmi që ngjalli më shumë emocione tek unë ishte Terra Bruciata – Toka e Zhuritur me regji të Luca Gianfrancescos. Filmi tregon për ngjarjet historike të Luftës së Dytë Botërore nëterritoret e Lacios së Poshtme dhe Casertas së Sipërme, laboratoritalian i egërsisë naziste. Toka e Zhuritur është film dokumentarqë tregon historinë e tokës sime, Kampanias në jug të Italisë. Xhirimi i skenave në vendin ku ndodhën masakrat ishte vërtetemocionues. Unë interpretova rolin e Xhakomo Gasparro, i vrarëpër të vetmin krim ai i të qenurit italian, së bashku me qytetarë tëtjerë në Conca della Campania (Caserta). 

Roli  i vështirë për ju

Roli më i vështirë që kam luajtur ishte Hunk në filmin “Buck nëkufijtë e qiellit”, sepse nuk dëshirova kundërfigurë në film, kukishte shumë skena të rrezikshme dhe të vështira si ai me kal nëdëborë dhe akull. Personazhi ishte gjithashtu kompleks: luajtarolin tepër të karakterizuar të një njeriu negativ. Aktrova në gjuhën angleze me theks kanadez të viteve ‘800. Për më tepër, para se të fillonin xhirimet, më duhej të bëja dy muaj stërvitje me qenin Buck, i cili ishte protagonisti i vërtetë i filmit dhe me të cilinluftova. 

Kush është idhulli juaj (aktor italian ose i huaj)? 

Për kinemanë, aktori im i preferuar është Marcello Mastroianni, një aktor të cilin e kam dashur gjithmonë për shpirtin italian tëpërfaqësuar në personazhet e tij. Ndërsa përsa i përket teatrit, idhulli im është Vittorio Gassman, një nga aktorët më të mëdhenjitalianë të shekullit të XX-të, të cilin e konsideroj mësuesin, mjeshtrin tim nga i cili jam frymëzuar gjithmonë. Aktori i huaj qëe dua veçanërisht është anglezi Laurence Olivier, i cili më ka magjepsur gjithmonë me aftësitë interpretuese dhe shkathtësinë e tij si në teatër në rolet shekspiriane po ashtu edhe në kinema. 

Keni pasur studentë shqiptarë  shkollën tuaj

Studentët e mi vijnë nga e gjithë Italia. Kam pasur studentë edhenga disa vende evropiane, por asnjë nga Shqipëria. Me shumëkënaqësi, do të doja të kisha studentë shqiptarë, dhe do tëdëshiroja t’u jepja mundësinë të studionin në Akademinë time, tëkrijoja kështu një urë lidhëse midis Italisë dhe Shqipërisë, ndoshtaedhe duke u dhënë bursa studimi. 

Çfarë mendoni për arbëreshët

Mendoj se kultura dhe gjuha arbëreshe duhet mbrojtur dhe ruajtursepse është e pasur me tradita, histori dhe folklor. Disa vite mëparë në Kalabri pata rastin të takoj njerëz që i përkasin komunitetitshqiptar, pothuajse të gjithë shkrimtarë apo poetë: me pak fjalë, njerëz me kulturë të madhe me të cilët edhe sot kam marrëdhënietepër të mira personale. 

Do  dëshironit  shkonit  Shqipëri apo  Kosovë bashkëpunonit  kinematografi

Po, do të doja shumë të punoja në Shqipëri dhe Kosovë, tënjihesha dhe të ballafaqohesha me aktorë, regjisorë dheproduksione të reja. Do të ishte një përvojë vërtet stimuluese dheedukative në të njëjtën kohë. Në vitin 2019, gjatë “Ditëve tëKinemasë Shqiptare” pata rastin të njihem me disa veprakinematografike, midis tyre edhe regjisorë me origjinë ngakomuniteti arbëresh. Filmat e përzgjedhur u frymëzuan ngashprehjet më të fundit të kulturës shqiptare, që synonin rrëfimin e një vendi në tranzicion, bartës i aspiratave dhe problemeve të njëshoqërie në kërkim të një identiteti të ri, më modern dhe të njëpozicioni të barabartë në kontekstin evropian. 

Projektet e ardhshme

Tani për tani jam shumë i zënë duke dhënë mësim si nëAkademinë e Teatrit, ashtu edhe në Universitetin LUMSA nëRomë, ku drejtoj një laborator teatri. Jam shumë krenar që Shkollae Teatrit Menandro do të festojë 33 vite aktiviteti formues vitin e ardhshëm, një shkollë që e dua fort pas përvojës sime teknikeamerikane. Pata rastin të merrem me shkollën e Nju Jorkut qëpërdor të njëjtën metodë aktrimi që ne përdorim, metodënStanislawsky e cila bazohet në natyralizmin psikologjik në të cilinaktori shpreh ndjenjat e tij me vërtetësinë më absolute. Njëmetodë që amerikanët e përdorin më shumë në dramë sesa nëkomedi. Shkolla ime ka për qëllim formimin e aktorit në të gjithaaspektet e tij: nga aktrimi (kryesisht teatral, por edhe ai kinematografik), tek psikoteknika, fjalori, kërcimi, këndimimuzikor, interpretimi poetik, skermë skenike pa lënë pas dorehistorinë e teatrit. Shkolla e aktrimit është 3 – vjeçare me numër tëkufizuar studentësh, maksimumi 12 studentë në vit. Pas kursit 3 – vjeçar, studentët diplomohen në Artin Dramatik dhe në artinskenik i njohur nga Rajoni i Lacios dhe Shkolla Agis.
Vitin e ardhshëm kam në plan të sjell në skenë (në PremierënKombëtare) ” E Para Dashuri” nga shkrimtarja Angela Di Maso, duke recituar si aktori kryesor e gjithashtu si regjisor. 

Ju falenderoj për intervistën dhe ju uroj suksese  karrjerën tuajduke shpresuar edhe  një bashkëpunim me regjisorë dhe aktorshqiptarë e kosovarësi urë lidhjeje kjo, midis dy brigjeve

Përgatiti dhe përktheu Angela Kosta Akademikeshkrimtarepoeteeseistekritike letrareredaktorepromovuesegazetare 


Preparato e tradotto da Angela Kosta scrittrice, poetessa, saggista, critica letteraria, redattrice, traduttrice, giornalista 

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