Home Approccio Italo Albanese Kosovo e gli altri paesi balcanici in Europa? Forse nel 2025

Kosovo e gli altri paesi balcanici in Europa? Forse nel 2025

 

Il presidente della Commissione Europea Juncker ha visitato i sei paesi balcanici che sognano di entrare nell’Unione Europea: Kosovo, Serbia, Montenegro, Albania, Macedonia e Bosnia. “Hanno ancora molto da fare”, dice Junker. Da risolvere i problemi territoriali, un quarto di secolo dopo la guerra.

Il Kosovo è stata l’ultima tappa del tour del presidente della commissione europea, Jean Claude Juncker nei Balcani occidentali: è stata la sua prima visita ufficiale nel paese.

Pristina vuole avere l’opportunità di entrare nell’Unione Europa, ma lo stesso Junker ha chiesto al Kosovo di fare passi in avanti: di ratificare un accordo di demarcazione dei confini con il Montenegro e cercare migliori rapporti con la Serbia.

La strategia dell’UE è chiara: non accetta paesi con questioni territoriali irrisolte.

C’è anche un altro ostacolo: ci sono cinque stati membri dell’UE che ancora non riconoscono l’indipendenza del Kosovo, autoproclamata nel 2008.

Juncker, insieme alla commissaria per gli esteri Federica Mogherini e al Commissario per l’allargamento Johannes Hahn, ha incontrato il primo ministro del Kosovo Hashim Thaçi.

I 6 paesi balcanici coinvolti sono Serbia, Macedonia, Albania, Montenegro, Bosnia e lo stesso Kosovo. Unica possibile data d’ingresso in Europa: nel 20205, ma solo a certe condizioni. Sotto la neve di Pristina, i kosovari sperano di migliorare le loro condizioni di vita, proprio grazie all’Europa.

“Il periodo tra oggi e il Vertice dei Balcani occidentali in Bulgaria, a Sofia, è cruciale”, spiega l’inviata di Euronews, Efi Koutsokosta.

“I 6 paesi interessati dovrebbero accelerare i loro sforzi per quanto riguarda le riforme interne, in particolare quelle relative allo Stato di diritto e alla risoluzione di tutte le controversie territoriali, retaggio della guerra dei Balcani.

Solo dopo si potrà pronunciare la parola Europa”.

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